Taci, il nemico ti ascolta!

Non m'era mai successo. Paese che vai, usanze che trovi. Dopo pranzo mi catapulto in IV commissione in Comune di Terni: la famigerata "Controllo & Garanzia". Io 'sto nome poi non l'ho mai capito a fondo, nonostante sia stata la prima commissione in cui mi hanno sbattutto quando, in calzoni corti, sono entrato tra i banchi di Palazzo Spada. Questo mi aiuta a galleggiare, visto che vado da supplente informato dei fatti, dato che l'anno scorso sono stato promosso in prima, la celeberrima urbanistica. Oggi si parlava dell'Aviosuperficie. Bocche cucite e stampa fuori dalla porta, che la commissione è riservata. Per carità...riserviamoci. La Presidente de droite apre il computerino portatile crema e comincia a leggere una traccia della relazione che dovremo scrivere per il Consiglio. Io c'ho un grosso limite. Lotto come un toro a Pamplona con il multimediale, ma sono un intellettuale di penna (neanche brillante); le cose devo leggerle scritte e soppesarle tra le dita: mi serve un foglio, anche piccolo, con sopra le parole. Lo chiedo. Risposte evasive. Lo richiedo. Nulla di fatto. Ascolto altri 5 minuti, ma dopo pranzo la voce ascoltata diventa ninna nanna. Allora mando avanti un prode avvocato e...si svela l'arcano.

La stampa, la maledetta stampa che ci assedia ad un passo dal Pulitzer, è sul pezzo. Niente copie scritte, soltanto un testo unico sullo schermo da 10 pollici. Ma che splendore, manco con la Stasi. Quanti danni fa la stampa. In settimana c'avrò tutti i documenti e la relazione me la scrivo da solo, qui, davanti a tutti. Nel frattempo ... SSSSSSSSSsssssssssssssss taci, il nemico ti ascolta!