venerdì 21 giugno 2013

14.600 giorni...

Mi sono distratto un attimo e...sono arrivato ai quaranta. Ma com'è successo? E soprattutto: adesso che succede? Chi mi insegna a vivere da quarantenne, proprio ora che mi stavo lentamente abituando al prefisso degli "enta"? Non sono tipo da bilanci, meno ancora da propositi. Allora facciamo così: dedico 10 anni a mia moglie Daniela, che sopporta con amore ed infinita pazienza tutte le mie follie ed è il centro del mio Universo; 10 anni ai miei due cuccioli, che sono il mio vanto, il mio pensiero fisso e la mia gioia più grande; 10 anni ai miei splendidi genitori che, dopo avermi fatto nascere, mi hanno insegnato a vivere; 9 anni a tutte le persone uniche che ho incontrato finora, che mi hanno dato emozioni, punti di riferimento, amore ed amicizia ed a tutte quelle che incontrerò; ed infine un anno a me, perché, nonostante le tante salite dure, ancora non mi sono fermato. Sono partito in cammino ed ora ho accelerato parecchio e corro veloce ben oltre ogni limite che mi ero posto. Tutti gli obiettivi, previsti o sognati, li lasciamo da parte, almeno per stasera e per gli anni che verranno. Magari li raggiungerò... forse no: ho imparato da tempo che il senso vero di tutto sta nel vivere appieno questo grande dono della vita, condividendo tutti i momenti con le persone più care ed importanti; tutto il resto è cabaret! Di una cosa sono certo: i miei quattordicimilaseicento giorni li ho vissuti a pieno, a testa alta e senza rimpianti o compromessi...e niente non è. Domani sarà una giornata tosta, una giornata sorridente e traditrice: mi lascerò ingannare dallo specchio continuando a non vedere capelli bianchi ed a riconoscere lo stesso sorriso negli occhi, ma saprò in cuor mio di aver oltrepassato il traguardo di slancio. Così stasera, la "notte prima degli esami", un bel brindisi con Daniela ci sta tutto. Solo noi due. Mettiamo a letto i cuccioli, ci stappiamo una bella bottiglia gelata che ho messo da parte e...facendoci una bella risata, ci diamo appuntamento ai prossimi quaranta. Insieme, naturalmente. E buonanotte ai suonatori.

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