E poco importa se l'ho dovuto un pò spingere sulla salita di San Valentino ed oltre (che sennò a che serve tutto l'allenamento che mi ciuccio da settembre...). Ma che soddisfazione poter correre e parlare con mio figlio. - Papà, dai che quello lo superiamo. Dai papà che li abbiamo staccati. Forza papà, che la salita è finita. Come corri papà...- Non mi vergogno: un paio di volte ho dovuto girare lo sguardo, che sentivo un groppo salire in gola. Mi pare ieri che l'ho portato via dall'ospedale, così piccolo e fragile che avevo paura di romperlo solo a prenderlo fra le braccia. Tante volte ho rincorso gioie impossibili ed effimere: ecco, oggi, al traguardo, sono stato un uomo felice; durante il giro in pista, con lui che mi guardava e sorrideva, avrei potuto correre fino alla luna. Corri Tommy, corri più che puoi, non mollare, non dargliela vinta mai...e se in salita proprio non ce la dovessi fare, non preoccuparti: ti spingo io, che tanto mi alleno duro per questo.
domenica 11 marzo 2012
Corri Tommy, corri...
Domenica di emozioni... Sono appena tornato con Daniela dal Libero Liberati dove le Fere hanno liquidato un inconsistente Avellino e gelato il Taranto a meno 7. Ma l'emozione più forte l'ho vissuta stamattina, durante la maratonina di San Valentino, quella rimandata per neve: 11 km di corsa per le vie della città che ho bruciato in meno di 50 minuti, anche se ero partito per andare pian pianino. Oggi è venuto Tommaso, mi ha seguito per tutto il percorso in bicicletta, fiero e sorridente come si conviene ad un bambino curioso che ama lo sport e l'attività all'aria aperta.
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