domenica 29 gennaio 2012

Dall'inferno al paradiso...in 4 minuti.

Un vecchio adagio, in rigoroso slang della Conca, recita:"semo nati pe tribbolàSemope' tribbolà"... Ma quando passi in 4 minuti dall'inferno al paradiso, com'è successo oggi al Libero Liberati, la soddisfazione è doppia. Niente più voce: l'ho urlata tutta contro l'ennesima marionetta d'arbitro (e farà successo di sicuro il prode Fabio Maresca da Napoli) che c'ha provato in tutti i modi a sgambettarci. Un pò la storia di tutti i giorni, per la nostra città. Solo che questi ragazzi, a differenza di altri (magari ben più maturotti) non si rassegnano, non si adagiano sugli eventi negativi, non mollano: ci mettono tutto quello che hanno e così comandano il campionato da mesi. Invece la nostra settimana è stata dominata da falsi problemi e artificiose opere di depistaggio, quasi che il problema della città fosse tutto nella spasmodica ricerca di 4 voti mancati per il reuccio di Piediluco, amico caro, persona squisita, ma che pesantezza... Come ha scritto il Presidente Finocchio, il voto è finito 16 a 4: palla al centro. Ma no, qui ci stanno i vigliacchi. La città arretra sotto il peso delle scelte non fatte, ma qui ci stanno i vigliacchi. Dalla Giunta non un'idea, ma qui ci stanno i vigliacchi. Il Sindaco difende in pubblico l'indifendibile, salvo annuire alle nostre critiche di consiglieri nelle riunioni di maggioranza, ma qui ci stanno i vigliacchi. La minoranza ci chiede, attraverso il nostro valente capogruppo Amici, di votare il buon Biscetti che non c'aveva i voti, ma qui ci stanno i vigliacchi. De Sio, ad una settimana dal Congresso del PDL, si propone per il Governo della città: magari andatevi a guardare prima le presenze in Consiglio degli eletti del PDL, ma qui ci stanno i vigliacchi. Dalle pagine dei giornali apprendiamo che i tedeschi si stanno vendendo l'Acciaieria ad un fondo di investimento americano (che anche il solo nome, Apollo, mette i brividi), ma qui nel silenzio generale...ci stanno i vigliacchi. E poi il gioco dell'excusatio non petita all'inverosimile e dell'ipocrisia indecente, il tutto dalla pagine dei quotidiani, per il trionfo del gossip e dell'antipolitica. E pensare che la stessa sera avevamo licenziato un documento unanime ed importante sulla situazione della Basell, le prospettive della chimica verde e sulle voci sempre più insistenti riguardo la vendita della Tyssen, dopo puntuali comunicazioni del Sindaco (che ovviamente interviene solo lui) ed un dibattito accorato ed approfondito di ore. Voglio scriverlo chiaro e tondo: Sandro l'ho votato, ma non lo rivoterei più, per la pantomima che ha fatto, per il vittimismo in cui s'è crogiolato, ma soprattutto per fare un altro assist a chi ha provato a depistare un'altra settimana di problemi seri e reali, facendo il gioco dell'antipolitica, dei populisti e di quelli che proprio non ce la fanno a bloccare i rigurgiti da "muro di Berlino"; fermo restando che non ho ancora capito il motivo per cui s'è dimesso e ancora di più perchè, una volta che è tornato sui suoi passi, ha imposto al Consiglio Comunale, dopo 4 ore di dibattito ampio sulla crisi della grande industria, di farsi rivotare, tenendoci fino alle 21 a giocare a Cluedo. In questi giorni si sono succedute le riflessioni di tanti sui quotidiani, alcune anche interessanti, altre, francamente, indecorose; rimango della stessa opinione da sempre: con la mediocrità non si arriva da nessuna parte. Il resto, amici miei, è cabaret. E detto per inciso, a noi che "semo nati pe tribbolà ci fischiano i rigori contro da una vita...è evidente e non ci salva nessuno se non la nostra tenacia, il nostro cuore e le nostre idee. Speriamo che Leo abbia un guizzo o che si affidi alle migliori risorse. Si potrà discutere a lungo di quali siano, ma di certo, finora, non ne abbiamo intercettate tante. Forza FERE, tanti saluti al prode Maresca ed a chi ci fischia i rigori inesistenti contro al 90°. Infine complimenti a Tommy (al secolo Moroni) ed ai ragazzi di STRAVALENTINO che a bugget zero, ma con tanto entusiasmo, idee e passione, daranno l'ennesimo sonoro ceffone ed una dimostrazione di capacità ed inventiva facilmente prevedibile, ma che, se non impariamo a remare tutti dalla stessa parte, rischierà di cadere ancora nel vuoto: e sarà un'altra occasione persa. L'ennesima.


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