domenica 4 marzo 2012

La freccia della Conca

Ecco la freccia della Conca...slalomeggia tra le porte col piglio consumato di chi sembra non aver fatto altro nella vita. Lo speaker annuncia: "pista libera per CIUPILEI TOMASO" ed io già rido.
Come sempre è il più piccolo ed a quell'età 2 anni si sentono, ma la grinta è quella giusta. Tutto il resto, fisico incluso, è della mamma; ma la tigna è tutta la mia ed è un regalo della Conca, che questa nostra è terra di tigna, si sa. Tommaso è nato per fare sport; lo trattengo a stento, ma il DNA non si inganna... Quando lo vedo sciare tra i paletti e lasciare indietro tutti i nordici (tedeschi ed austriaci inclusi) mi viene tanto da ridere: nascere è un caso, mi diceva sempre mio nonno... E vedere un figlio della Conca che tutte le volte arriva primo mi fa tanto ridere. Intendiamoci: non è orgoglio paterno: è proprio la boria del terrone che, con lo slang ternifero, strilla DAJE e li lascia al palo! I genitori crucchi ingoiano a stento, le vedo le smorfie delle mamme bionde e firmate o dei papà, fasciati stretti stretti nelle tute iper tecnologiche; inorridiscono nel sentire la cadenza, qualcuno si arrischia pure a chiedere dove sia Terni, i più sfacciati, sulla targa, si ingegnano di leggere Trento... Ed io rido tanto, nel modo più sfacciato che conosco e più le facce degli algidi genitori si irrigidiscono, più rido...che a stracciarli a casa loro, nello sport che fanno da quando camminano, c'ha un gusto raro. E strillo forte, ogni volta che, disincantato e leggero, sale sul podio più alto, alza la coppetta, mi guarda e fa l'occhiolino...Che lo sappiano bene che a macinarli è stato un fiero figlio della Conca: DAJE TOMMASO !!!

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