Sono appena tornato a casa dopo 3 giorni davvero intensi e 2000 chilometri di macchina per mezza Europa per difendere la nostra Acciaieria: ieri, a Strasburgo, si è parlato di Terni...e non era affatto scontato. Troppo grossi gli interessi in ballo per non poter apprezzare che siamo riusciti, partendo dai piccoli banchi di Palazzo Spada, a coinvolgere tutta la delegazione italiana al Parlamento Europeo, il commissario Tajani e soprattutto il "dominus" Almunia: quello che ha saldamente in mano le sorti dello stabilimento di Viale Brin; lo stesso che, solo qualche mese fa, non aveva ricevuto neanche il Ministro italiano, liquidandolo senza tanti convenevoli attraverso il suo capo gabinetto. Se ripenso da dove siamo partiti, nei giorni dei due Consigli Comunali straordinari, la strada è stata davvero tanta. Grande attenzione per le nostre richieste e interventi netti: Almunia ci ha ascoltati ed ha replicato con le strategie della Commissione Europea che presiede. La questione, ovviamente, non è affatto chiusa, ma un dato è certo: ora siamo al centro della discussione ed è importantissimo! In questi casi, passare dal silenzio alla ribalta internazionale ha sempre il suo peso. Ho registrato tutto l'incontro con l'impudenza di quello che non ha niente da perdere e che fa capire al Commissario ed a tutto il circo europeo che non se ne andrà da lì senza uno straccio di risposta da riportare a casa: ripartiamo da qui, ora la palla passa al nostro Governo. Sono poche le occasioni in cui, da Consigliere Comunale, con tutti i limiti, puoi sentirti davvero utile alla tua Comunità: questa è una di quelle. Potrei ragionare di strane e colpevoli assenze o delle difficoltà di coinvolgere tutti quelli che dovrebbero invece essere con noi in prima fila, ma per oggi non vado oltre, sono davvero stanco e non è tempo di fare polemiche (non ora, almeno)... Da domani mattina ci sarà da pianificare con attenzione e calcolo tutte le prossime mosse, a partire dal necessario e imprescindibile maggior coinvolgimento del Governo italiano; da parte nostra, come sempre, sappiamo che avremo ancora tanto da combattere, ma un passaggio fondamentale è stato fatto. Daje Terni, noi non molliamo! Per voi, nel frattempo, le parole di uno degli uomini più potenti d'Europa, senza filtri, così come le abbiamo ascoltate in quella stanzetta di Strasburgo...perché ogni promessa è un debito!
giovedì 13 giugno 2013
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Sono nato a Terni il 22 giugno del 1973; erano le una e un quarto di notte ed i miei dicono che faceva un gran caldo. Dall'anno del diploma al liceo classico Tacito ho cominciato ad occuparmi di politica, o meglio, dell'amministrazione della nostra città e del nostro Territorio. Sono riuscito a far stare dentro i miei primi trent'anni un diploma al Conservatorio Briccialdi, Giurisprudenza all'Università di Perugia, un paio di master in marketing politico-elettorale alla Luiss (con 2 borse di studio), moltissimo sport, quasi 2 anni al Parlamento Europeo (ma come assistente) un paio di legislature da Presidente di Circoscrizione, un mare di passioni e tanti ma tanti viaggi. Dal 2000 siedo tra i banchi di Palazzo Spada a suon di preferenze e senza compromessi. L'11 settembre del 2004, dopo un fidanzamento da leggenda, ho sposato un architetto:
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