Il cammino che abbiamo davanti è duro ed esaltante al tempo stesso; una di quelle cose che ti fanno sperare di avere tanti amici intorno, tanti giovani che vogliono dare il proprio contributo allo sviluppo della nostra Comunità.
Questo blog sta crescendo giorno dopo giorno e mette a rete tante persone in gamba che non si rassegnano. Quando abbiamo pensato di realizzarlo, non immaginavamo di certo che ci sarebbe stato da subito questo seguito. Durante le Feste ho ricevuto molte e-mail che mi proponevano argomenti da trattare, spunti e temi da approfondire. Grazie a tutti per la qualità e l'acume dei commenti. Ma un blog che si rispetti è innanzi tutto una finestra aperta sul mondo; ed è per questo che il primo post dell'anno lo dedico ai bambini della striscia di Gaza, innocenti bersagli di una guerra assurda e feroce.
Yes we can recita lo slogan di un uomo che può cambiare il mondo, ma provate a gridarlo tra i sibili sinistri dei traccianti e le urla di terrore, fra i boati assordanti e le sirene, fra pianti e grida disperate... Guardate gli occhi di questi bambini nel video (scusate per le immagini crude) e pensate a quei sopravvissuti che cresceranno con l'odio come ragione di vita. Poi immaginate di andarvi a sedere sui calcinacci bombardati di quelle misere casapule e di spiegare loro che la pace è importante, che l'Occidente crede in un processo di convivenza tra popoli, magari raccontategli della storia di due popoli in due Stati e che il terrorismo è morte e distruzione.
Ecco, partiamo dal dramma di una Nazione lontana, perchè noi siamo "in cammino..." e la strada spesso ci mette davanti ad un bivio: rispetto a quello che succede noi cambiamo direzione e puntiamo decisi verso la via della pace e del rispetto della vita.
Non lo so, l'immagine di ragazzini armati di pietre che si scagliano contro i carrarmati israeliani mi ha sempre fatto pensare ad un odio viscerale che animava quelle mani innocenti. Un odio che il dolore e la morte inaccettabile potrà solo che amplificare.
Questo blog partecipa all'iniziativa internazionale stop Gaza bomb attack , nell'ambito di una lunga lista di siti e blog che si sono attivati in tutto il mondo per chiedere l'immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza (e la nostra città di bombardamenti se ne intende...).Ci sarà tempo per tornare alle questioni di "casa nostra", sempre ammesso che la Pace nel mondo non ci riguardi da vicino...
Hai fatto le ferie lunghe Ric!
RispondiEliminaAspettavo un post sull'anno nuovo, ma certo che questo è un bel pugno nello stomaco.
Leggevo che gli Israeliani hanno concesso 3 oer di tregua dei bonbardamenti...beh, con 3 ore non credo si riesca neanche a raccogliere le idee.
In ttto questo, ovviamente, il nostro Paese è assente (se non fosse per Sarkosy l'Europa non avrebbe parlato).
Stop the bomb now !?!
E' vero Riccardo, anche io ho negli occhi le immagini di quei ragazzini che armati di pietre che si lanciano contro i carrarmati.
RispondiEliminaIl nocciolo della questione è proprio questo... Se si vuole la pace e la convivenza tra i popoli occorre potenziare il dialogo, non incrementare l'odio la disperazione.
Quello è il presupposto per rafforzare il terrorismo, non per combatterlo !!!
E pensare che volevo lasciarti il primo commento del 2009.
RispondiEliminaVa beh... la medaglia di bronzo in fondo non è male.
Bellissima l'iniziativa di aderire ad un circuito di blog e siti che chiedono lo stop ai bombardamenti a Gaza (come sempre stai sul pezzo...)
Il video, poi, è davvero scioccante.
Hai ragione: se gurdi gli ochhi di quei bambini capisci in un attimo tutta l'assurdità di questa tragedia. E come pensiamo di favorire il dialogo tra le genti se ci facciamo precedere dalle esplosioni e dalla morte?
Voglio integrare il commento di Marcus:
RispondiEliminaIsraele ha annunciato oggi un cessate il fuoco di tre ore per permettere l'apertura di un corridoio umanitario nella Striscia di Gaza. Una portavoce militare ha precisato all'Afp che a partire da oggi l'esercito israeliano fermerà ogni giorno i bombardamenti per tre ore (dalle 13 alle 16).
Perciò, per 3 re al giorno, salvo complicazioni, SI VIVE !
In 3 ore di tempo che si può fare?
RispondiEliminaSi possono giocare 2 partite di calcio, si può correre una maratona, si può ascoltare 2 volte di seguito la Boheme di Puccini, si possono vedere di film al cinema o...
... cominciare appena a contare gli oltre 700 morti, rimanendo senza corrente nè acqua potabile; forse si riesce persino a caricare un paio di camion di medicinali, ma in fretta, che alle 16 si RICOMINCIA A MORIRE !!!
Non avrei mai immaginato di cominciare il 2009 con queste immagini.
RispondiEliminaE se ti conosco avevi pensato ad un post di tutt'altro genere.
Ma di fronte a queste atrocità ai fatto bene a scrivere queste righe. Perchè non ci vogliamo rassegnare, perchè crediamo nel dialogo e rifiutiamo la guerra, perchè crediamo nelle nuove generazioni, perchè abbiamo tanti sogni e soprattutto perchè... siamo in cammino...
So quanto ti deve essere pesato "sacrificare" il primo post dell'anno per parlare della questione palestinese: TI RINGRAZIO RICCARDO (è dai tempi di Ankara e Helsinki che sai come la penso...).
RispondiEliminaNon voglio annoiarvi, ma vi rimetto un "breve" quadro che illustra una situazione davvero SURREALE...
Nel 1996, votando massicciamente al-Fatah, i palestinesi espressero la speranza di una pace giusta con Israele. Questa speranza venne pero' uccisa sul nascere dalla sistematica violazione israeliana degli accordi. Essi prevedevano che entro il 1999 Israele avrebbe dovuto ritirare le truppe e smantellare gli insediamenti coloniali dal 90% dei Territori occupati.
Giunto al potere, Sharon congelo' il ritiro dell'esercito e accrebbe gli insediamenti coloniali - ovvero citta' razzialmente segreganti i cui abitanti, armati fino ai denti, agiscono come milizie ausiliarie di Tsahal. Come se non bastasse, violando anche stavolta le risoluzioni O.N.U., diede inizio alla edificazione di un imponente "Muro di sicurezza" la cui costruzione ha implicato l'annessione manu militari di un ulteriore 7% di terra palestinese.
Nel tentativo di schiacciare la seconda Intifada, Israele travolse l'Autorita' Nazionale Palestinese e mise a ferro e fuoco i Territori. Migliaia i palestinesi uccisi o feriti dalle incursioni, decine di migliaia quelli rastrellati e arrestati senza alcun processo. Migliaia le case rase al suolo. Decine i dirigenti ammazzati con le cosiddette "operazioni mirate". Lo stesso presidente Arafat, una volta dichiarato "terrorista", venne intrappolato nel palazzo presidenziale della Mukata, poi bombardato e ridotto ad un cumulo di macerie.
Evidenti sono dunque le ragioni per cui Hamas (nel frattempo iscritta da U.S.A. e U.E. nella black list dei movimenti terroristici) ottenne nel gennaio 2006 una straripante vittoria elettorale. Invece di ascoltare questo grido di aiuto del popolo palestinese, le potenze occidentali decisero di castigarlo decretando un embargo totale contro la Cisgiordania e Gaza. Seguendo ancora una volta Israele (che immediatamente dopo la vittoria elettorale di Hamas aveva bloccato unilateralmente i trasferimenti dei proventi di imposte e dazi di cui le Autorita' palestinesi erano i legittimi titolari), U.S.A. e U.E. congelarono il flusso di aiuti finanziari causando una vera e propria catastrofe umanitaria, cio' allo scopo di costringere un intero popolo a piegare la schiena e ad abbandonare la resistenza.
Un milione e mezzo di esseri umani restano dunque sotto assedio, accerchiati dal filo spinato, senza possibilita' ne' di uscire ne' di entrare. Come nei campi di concentramento nazisti essi sopravvivono in condizioni miserabili, senza cibo ne' acqua, senza elettricita' ne' servizi sanitari essenziali. Come se non bastasse l'esercito israeliano continua a martellare Gaza con bombardamenti e incursioni terrestri pressoche' quotidiani in cui periscono quasi sempre cittadini inermi.
Una parola soltanto può descrivere questo macello: GENOCIDIO!
ammazza che commento...
RispondiEliminaU.K. è proprio forte.
Ma c'avrei una domanda: che facevate insieme ad Ankara?
Ed a Helsinki?
ah ah aha ahahahhahahah
Eccoli colti sul fatto:
RispondiElimina2 giramondo impenitenti...
Con l'avvento di Obama alla presidenza degli Stati Uniti ho sperato che la politica estera avesse un sussulto e si andasse verso la pace in tanti territori funestati da scontri quotidiani.
RispondiEliminaCoraggio Presidente, regalaci un sogno.
Unithed Kingdom, ma come ti viene in mente di "cacciare fuori" Ankara e Helsinki...
RispondiEliminaUn'altra vita.
Ora non giro più come una trottola, ora c'ho famiglia... ah ah ah ah ah (anche se qualche volta ricasco nelle dinamiche di politiche internazionali)
Quando parlavo della qualità dei commenti mi riferivo esattamente a questo... Grazie U.K., grazie davvero.
Mi ha parlato di questo blog Carlotta, mi sono iscritto volentieri ed oggi provo per la prima volta a dire la mia.
RispondiEliminaNon sono così esperto di politica estera, ma quegli sguardi parlano da soli.
Sono gli sguardi di bambini cui è stata sottratta la fanciullezza...
E voglio unire la mia voce al coro di quanti stanno gridando stop alle bombe a Gaza.
Il video che hai inserito è molto crudo, ma rispecchia una realtà drammatica ed incomprensibile.
RispondiEliminaMa come si fà a pensare che il terrorismo si combatte con le bombe che uccidono centinaia di innocenti?
Di questo passo non si farà che accrescere l'odio nei riguardi di Israele e dell'Occidente.
A Riccà, smettetela tu e U.K. di fare i professori...
RispondiEliminaA parte tutto, un salutone ad Alex, che mangia e dorme sulla rete (almeno a giudicare dalla velocità con cui "spara" i suoi commenti).
La cosa che mi colpisce di più è che tutto questo avviene all'indomani dell'elezione americana, che tante speranze aveva alimentato in tutto il mondo.
Proprio nel momento più delicato del passaggio di consegne tra il pessimo Busch ed Obama.
Ma l'Europa che fa? E poi ci lamentiamo di non incidere sulle politiche internazionali.
Il mio sarà un intervento contro corrente, ma voglio dare un contributo.
RispondiEliminaOcchio che anche Hamas deve prendersi le sue responsabilità, non può continuare a vestire alternativamente i panni dell'aggressore e della vittima.
Hamas può permettersi di puntare i suoi missili contro la popolazione civile, infischiandosene delle responsabilità, mentre una qualsiasi reazione israeliana, per quanto accuratamente siano stati scelti gli obiettivi strategici, viene subito bollata come crimine di guerra. E' impossibile vincere a questo gioco — fermare cioè il lancio dei razzi — se una parte rispetta le regole e l'altra no. E' triste che si sia giunti al punto in cui solo un raid massiccio può metter fine a queste aggressioni. Se la comunità internazionale, come pure Israele, avesse adottato misure più stringenti — un boicottaggio economico, la sospensione delle forniture di gas fino alla cessazione totale degli attacchi missilistici — si sarebbe potuto evitare l'intervento militare.
Non sono affatto d'accordo con Lollo.
RispondiEliminaBasti pensare che al Cardinale Martino, che parlava del fatto che a pagare siano sempre gli stesi e che Gaza assomiglia sempre più ad un campo di concentramento, il ministro degli esteri israeliano Igar Palmor ha accusato il Vaticano di "utilizzare i termini della propaganda di Hamas".
Caro Lollo non ci siamo!
RispondiEliminaAnche in Palestina ci sono i "moderati", e sono questi che chiedono il cessate il fuoco!
È Abu Mazen che chiede che si fermi la guerra israeliana a Gaza. Non Hamas: i capi di Hamas sono divisi, ma la parte più radicale di essi sa che la guerra alimenta l'odio e il fondamentalismo e che i martiri di Gaza infiammeranno il mondo arabo e renderanno ancora più precarie e vacillanti le leadership legate all'Occidente.
D'altro canto Israele ha già ucciso negli ultimi anni decine e decine di dirigenti di Hamas a cominciare del fondatore del movimento, lo sceicco Yassin. Ma non ha risolto alcun problema. Perché con gli assassinii - ancorché mirati - non si risolvono i problemi politici. Perché l'uso della forza è a volte inevitabile, ma deve essere al servizio della politica e del diritto e non può sostituirsi ad essi.
Ecco perché ci si deve fermare. Non solo per l'intollerabile prezzo di vite spezzate e di bambini uccisi; ma perché la vittima politica di questa guerra rischia di essere proprio la speranza di pace e la leadership palestinese più moderata e aperta.
Leggo e ammiro.
RispondiEliminaNon riuscirei ad aggiungere nulla di significativo, per cui mi limito a fare i complimenti agli autori dei post più lucidi ed informati.
Giusto qualche considerazione a margine, piuttosto banale e scoordinata.
Da quanto tempo assistiamo sui media alla tragedia dei conflitti che straziano quello spicchio di mondo?
Provocatoriamente, ma neanche troppo, mi sono sorpreso a pensare che si tratti di quelle notizie cicliche che a giro riemergono sempre, un po' come i servizi sulle spese degli Italiani sotto le Feste, sugli "esodi" dei vacanzieri, le diete post Natale in vista della prova-costume che ci attende tra qualche mese, quindi gli scioperi, le pantomime della politica di casa nostra, la litania sulle star pallonare, chi vince i reality, e via blaterando...
Evidentemente qui si tratta di cose radicalmente diverse, si discute di vita e di morte, di persone bombardate, di macerie, di razzi e via discorrendo. Quindi non può essere, e infatti non è, la stessa cosa.
Ma secondo me il rischio che tutto ciò vada a mischiarsi nel paludoso calderone mediatico - con tutte le sue luci rutilanti, i suoi clamori inutili, il sensazionalismo accaparrashare - esiste. Una punta d'amaro che bilanci l'appiccicosa melassa che gronda dai video, ci sta quasi bene.
Da qui un altro rischio, evidente: quello della banalizzazione di un certo genere di notizie, la famosa "banalità del male", che pare svuotarne la gravità attraverso la sua ripetizione ossessiva e sfiancante.
"Tanto là sono 50 anni che si fanno la guerra, sai che novità...", commenta la gente da noi, nel frattempo sempre più alle prese con una crisi che arriva a far sentire i suoi morsi a partire già dalla cd. "terza settimana". A ognuno la sua croce, come si dice.
Ecco, il rischio che il bombardamento mediatico crei assuefazione ai bombardamenti veri che si svolgono a qualche migliaio di chilometri da noi, ma che si avvicinano ogni giorno di più.
Perchè è chiaro che, nella società globalizzata di oggi in cui le informazioni e soprattutto le persone in carne ed ossa circolano con sempre maggior facilità, la questione palestinese va considerata alla stregua di un problema di politica INTERNA.
Di fronte a tutto questo rimanere vigili e desti, custodendo la propria capacità di provare ancora dolore e turbamento per quel che continua ad accadere laggiù, ritengo possa essere un piccolo passo che ci mantiene cittadini - e prima ancora persone - "in cammino".
Buon anno a tutti.
Concordo con Giampiero.
RispondiEliminaSpesso queste notizie entrano tutte in un mix indistinto come quello che la nostra tv e i nostri media ci propongono ogni giorno.
Notizie consumate velocemente, nel tempo di bere un bicchiere di vino.
E l'assuefazione a queste atroci stragi diventa cosa fatta.
Certo non è un bel periodo per la nostra informazione, spesso piegata alle logiche politiche di un Premier che ne detiene saldamente il possesso e la gestione.
[Centro-Sinistra mode-on] In un paese normale uno come Berlusconi non potrebbe candidarsi nemmeno per la Circoscrizione [Centro-Sinistra mode-off].
RispondiEliminaDomanda: ma negli anni in cui il Centro-Sinistra ha governato, cosa ha fatto concretamente per mettere mano alla questione? Risposta: un fico secco, servito con molto vapore fatto di belle chiacchiere giusto per (cercare di) non fare brutta figura.
Ma la questione ci porterebbe fuori tema.
Secondo me, Francesca, il problema vero è che le fonti da cui trarre un'informazione critica e completa esistono, ma... non sarà che siamo diventati tutti troppo pigri per andarcele a cercare? ;-)
In ogni caso, mi sono visto i quattro minuti del video postato da Riccardo. A dir poco insopportabili.
E itanto anche Sarkozy si è ritaglito una fetta di storia, riportando in auge il mito della diplomazia francese.
RispondiEliminaNoi, però, non c'abbiamo problemi: noi c'havemo Ronaldino e le veline...
Io la penso come U.K...
RispondiEliminaI nostri TG nazionali parlano di rappresaglia contro Hamas e i missili che partono dalla Striscia contro Israele. La realtà viene distorta per l’ennesima volta: l’attacco era programmato e organizzato da mesi e Israele non aspettava altro che una scusa per poter attaccare. L’obbiettivo? Mettere la popolazione di Gaza contro il governo democraticamente eletto di Hamas, prima affamandola e privandola di ogni genere di prima necessità, cure mediche comprese, impedendo in questo modo di far entrare gli approvvigionamenti, compreso il carburante indispensabile per far funzionare i generatori degli ospedali (dopo che la principale centrale elettrica è stata distrutta da precedenti bombardamenti israeliani) e poi portando avanti un vero e proprio massacro con l’intento di far rivoltare gli abitanti della Striscia contro il Governo. Infine questa aggressione è parte integrante di una campagna elettorale in cui tutti i principali candidati cercano di lucrare voti mostrando la propria “fermezza” nei confronti di Hamas.
ria dell'Intifada...
Anche io vengo preso dall'idea che in fondo si tratti di cose lontane...
RispondiEliminaLa notizia di scontri nella striscia di Gaza ha accompagnato i pranzi della mia fanciullezza (o meglio, i telegiornali ingessati degli anni 70 e 80).
Dopo un pò ci si abitua a tutto.
Ma il video che hai proposto mi ha colpito davvero.
Marco
Certo che esordire nel blog cn un commento alla guerra israeliano-palestinese non è cosa da poco.
RispondiEliminaL'avete già detto in molti: è una guerra che si trascina da 50 anni e che ha vissuto tantissimi momenti di grande scontro.
Ma certo che vedere le condizioni in cui vivono i palestinesi spiega molte cose...
Innanzitutto spiega perchè, quando non si ha letteralmente niente da perdere, è più facile andare a morire (magari sapendo che qualcuno provederà ai bisogni della famiglia).
Ma soprattutto spiega quello che nessun intervento militare potrà mai sanare: che la giustizia sociale è un obiettivo da raggiungere, se non vogliamo che questo nostro mondo ci scoppi fra le mani...
Certo che gli Stati Uniti d'Europa non esistono proprio.
RispondiEliminaAnche in questo caso si sono mossi i singoli...(vedi Sarkozy)
E pensare che avevamo tutti un'altra idea di Europa Unita...
Gli ideali di pace e fratellanza hanno tutto un altro appeal, quando il tuo piatto è pieno e il tuo letto è caldo.
RispondiEliminaSotto le bombe reagiremmo tutti allo stesso modo, ribellandoci con tutta la violenza possibile per ripagare il dolore con altrettanto dolore.
E' il solito circolo vizioso, alimentato dai soliti maledetti interessi economici.
Perchè nessuno mi toglie dalla testa la convinzione che, se solo volessero (anzi, se solo CONVENISSE in termini puramente ECONOMICI), Stati Uniti e Medio-Oriente saprebbero agevolmente far fermare la mattanza, ciascuno esercitando la propria influenza sui contendenti "della propria scuderia" (è orrendo, lo so, ma rende l'idea).
E invece pare abbiano tutti bisogno di questo eterno focolaio in cui la gente muore ammazzata, per distrarre l'attenzione da altre questioni, e poi per rinfacciarsi l'un l'altro colpe politiche e diplomatiche che sono comuni, di tutti.
Quando non hai molti contenuti positivi da proporre di tuo, hai bisogno di appoggiarti a un finto nemico per giustificare la tua stessa esistenza, in un gioco reciproco delle parti in cui a rimetterci sono sempre gli stessi.
Alla fine questi meccanismi sono sempre esistiti, nella Storia; d'altro canto la natura umana è anche questa.
Il che, ovviamente, non toglie nemmeno un grammo allo strazio di quelle immagini. Gente che muore senza avere una colpa, così. Insopportabile.
Giampiero stà sempre sulla palla!!
RispondiEliminaMa è proprio contro questo cinismo e contro la rassegnazione che dobbiamo lottare...
A questo proposito suggerico un link (davvero imperdibile...
http://www.youtube.com/watch?v=PTyjBBbvG58
Il problema di fondo è che tutti gli stati confinanti con Israele non vogliono che esista. L'idea politica di "cacciare in mare gli ebrei" è ancora viva e vincente (vedi Hamas,Ahmadinejad ecc.)da quelle parti e non solo.
RispondiEliminaQualsiasi cosa farà Israele, inclusi i ritiri, ci saranno sempre nuovi motivi di scontro e di guerra.
Le idee proposte non hanno funzionato e non funzionano :
-l'embargo affama solo il popolo (i capi e i vicini stanno benissimo);
-i finanziamenti esteri servono solo per le armi e la propaganda;
-fare nuove mappe e zone di controllo non risolve il problema della proprietà di Gerusalemme.
Mi piace molto l'idea di una collaborazione economica tra stati arabi ed Israele per produrre ricchezza e benessere (con la pancia piena non fai e non desideri la guerra), ma come fare per realizzarla?
Secondo me l'idea politica sbandierata dagli estremisti di "ricacciare in mare gli Ebrei" è solo propaganda.
RispondiEliminaMetti pure, per assurdo, che ci riuscissero... e dopo? Comincerebbero a litigare tra loro per accaparrarsi una briciola in più del bottino di guerra, e via così, si ricomincia.
Insomma, è un'idea (insomma, "idea"...) politica che serve esclusivamente A LORO, mica per risolvere i problemi di tutti.
Secondo me questa è una battaglia principalmente culturale che andrebbe combattuta con le armi silenziose dell'istruzione e dell'educazione a partire dai bambini, costruendo una cultura vera (non imposta dai caccia bombardieri) di rispetto e tolleranza.
Certo, messa così sembrerebbe come andare a caccia di leoni con la fionda, ma credo che niente possa essere potente come la forza delle idee, degli ideali quando li confronti con la logica e vedi che i conti tornano.
Quando questo accade, non c'è bomba che tenga.
La pace converrebbe a molta più gente di quella che oggi ha interesse a mantenere la guerra. Solo che questi utlimi detengono (ora) i soldi e il potere.
Potrà sembrare paradossale e incoerente con quanto ho scritto sinora, ma alla fin fine la soluzione strutturale e definitiva a questa tragedia la vedo nei bambini, come spesso accade quando c'è da riparare ai maestosi casini messi in piedi dagli adulti.
Solo poesia?
Certo che gli occhi di quei bambini dl video sono impressionanti.
RispondiEliminaC'è dentro tutto il terrore del mondo.
Ma la cosa che dobbiamo combattere maggiormente è la rassegnazione, quel senso di fastidio che a pranzo, magari quando si segue il TG, fa sempre dire a qualcuno: "ma ti pare che ste immagini le devono mandà mentre mangiamo?"
Alzi una mano chi non l'ha sentito dire almento una volta nella vita...
Mani abbassate.
RispondiEliminaPerò, rovesciando: ma ti pare che noi si continui tranquillamente a mangiare mentre in televisione vanno in onda quelle immagini?
Un attimo di... raccoglimento No?!
No. GNAM!
Carlotta ha ragione.
RispondiEliminaLa scena che ho davanti agli occhi è di mio zia che, mentre siamo a pranzo tutti insieme e la tv spara l'ennesimo servizio sul muro che taglia fuori i territori occupati, si ferma un momento, e commenta:
POVERELLI...Flavia, mangia le patate che si fredano!?!
Ma ho capito bene?
RispondiEliminaIl Primo Ministro israeliano sta parlando di una "OFFENSIVA DI TERRA" ?
Ma questi sono matti!!!
Si parla finora di 410 morti (la magioranza bambini) e 1850 feriti...
Ma l'Europa che fa?
Guardate che questi folli fanno scoppiare una guerra vera e propria!
(e noi agli esteri c'abbiamo Frattini, un ex maetrso di sci... che gli racconta? Come si fa lo spazzaneve?!?)
ah ah ah ...
RispondiEliminaQuesta non è male!!!
NESSUNA AGGRESSIONE GIUSTIFICA UN GENOCIDIO !?!
RispondiEliminaIn questi giorni sono stati uccisi centianaia di innocenti (per lo più bambini)...
Purtroppo sono quasi certo che a consolare i genitori dei bambini palestinesi morti non saranno passati giovani dirigenti palestinesi convinti che solo una soluzione politica di compromesso potrà evitare altri lutti, ma infervorati seguaci di Hamas ad indicare che il martirio dei loro bimbi non è che l’inizio della loro giusta e vittoriosa Guerra Santa contro il nemico sionista, che deve essere sterminato, e che i loro bimbi troveranno in paradiso la loro giusta ricompensa, così come sono quasi certo che la stragrande maggioranza dei familiari delle vittime israeliane dei missili hanno accolto l’operazione “piombo fuso” come una giusta rappresaglia contro il nemico palestinese.
I due ragionamenti potrebbero continuare a scontrarsi all'infinito.
FERMIAMO LE VIOLENZE...SUBITO !?!
Il commento del "saggio Fabio" merita un approfondimento.
RispondiElimina(e sono d'accordo con lui...)
Leggo dall'Ansa che Sarkozy si appresta a intraprendere una "missione lampo" in Medio Oriente, dopo aver parlato con la Merkel (Germania), Zapatero (Spagna), Erdgoan (Turchia) e Olmert (Israele)...
RispondiEliminaE L'ITALIA? NON LA SENTE PIù NESSUNO LA NOSTRA POVERA ITALIA ?!?
E che vuoi fà... noi siamo quelli che alle foto di rito dei primi ministri ... FACCIAMO LE CORNA e che ci nascondiamo dietro le statue per fare BU !!!
Come siamo caduti in basso... MEDITATE GENTE, MEDITATE !!!
Grande Diabolik, m'hai fatto sorridere, anche contro voglia.
RispondiEliminaInfatti me lo sapete dire chi può prendere sul serio un Presidente del Consiglio cme il nostro?
Al massimo lo invitano ad una festa (o si fanno invitare in Sardegna, tra una cantatina e una velina...)
Ma il dramma he stanno vivendo gli innocenti palestinesi e israeliani è inaccettabile, e la soluzione presupporrebbe una grande autorità della politica Internazionale.
Io la vedo scura!?!
Poche chiacchere: questa è una GUERRA CONTRO CIVILI !?!
RispondiEliminaVa fermata immediatamente perchè, come diceva prima Fabio, nessuna aggressione può giustificare un GENOCIDIO.
Tutto bello, ma il video non ce l'ho proprio fatta a vederlo tutto...
RispondiEliminaStop Gaza bomb attack !
Stop Gaza bomb attack !
Stop Gaza bomb attack !
Stop Gaza bomb attack !
NOW!!!
Rimane però sullo sfondo il silenzio di Obama...
RispondiEliminaE' proprio cmplicata questa volta.
(ed intanto i carrarmati si preparano ad entrare nella striscia di Gaza)
Acora sassi contro i cingolati?
Fino a qando?
FERMATE QUESTO ORRORE!
Anche a me l'immagine di quei ragazzini che all'uscita di scuola si armano di pietre e vanno contro i carrarmati mi ha sempre lasciato scioccato.
RispondiEliminaHai ragione Ric, ci vuole davvero una grande disperazione per far questo...
E ve lo dice uno che i carrarmati li ha pilotati durante il militare... andarci contro armati di pietre e sassi significa essere in preda alla più cupa sofferenza...
Dopo poco più di dieci giorni dall’offensiva di Israele le vittime palestinesi sono oltre 600 e i feriti 2.700, si dice che oltre il 25% sono civili. Sicuramente possiamo dire che la crisi umanitaria sulla striscia di Gaza è totale, nel mirino non ci sono solamente le presunte postazioni di Hamas, ma case, scuole e ospedali.
RispondiEliminaIl mondo assiste inerme di fronte a questa vergogna ed oltre a proclami su vari fronti ancora non si prende una posizione netta ed inequivocabile su un vero e proprio massacro che sta colpendo intere popolazioni civili.
Dobbiamo fare di più, anche perchè rimane la preoccupazione che se non si interviene immediatamente il rischio è quello di allargare il fronte e coinvolgere altri paesi in una guerra lunga e sanguinosa.
Ha ragione feel86, a Gaza c'è una vera e propria crisi umanitaria.
RispondiEliminaMa la cosa che mi colpisce di più è che non ci sia una presa di posizione netta dei Paesi del Mondo, come se si trattasse di una semplice "bega locale".
Ho assistito a ben altre prese di posizione degli Stati Uniti, piuttosto che della Russia o dell'Europa, in occasioni neanche paragonabili alle stragi tutt'ora in atto.
E qui non è questione di chi abbia ragione o di chi abbia torto.
QUI C'E' DA FERMARE UNA CARNEFICINA, qui c'è da soccorrere feriti, prestare assistenza, rifornire gli ospedali, ripristinare le minime condizioni di vita e di igiene, riallacciare la corrente elettrica, riportare l'acqua potabile.
Non siamo davanti ad un tribunale amministrativo che debba sancire torti o ragioni: LA GENTE MUORE, A CENTINAIA SONO I BAMBINI SOTTO LA MACERIE...
Non venitemi a parlare di Hamas o di Israele, PARLATEMI DI DIRITTO AD UNA VITA DECOROSA, senza rischiare la morte ogni giorno dell'anno.
E per favore, toglietemi dalla testa questo tarlo maledetto che mi spinge a pensare che il Mondo non si muove perchè i sionisti nel Mondo non vogliono che lo faccia...
Tosto Lallo ehhhh
RispondiEliminaIntanto su tutte le priorità a ragione lui, e tanti osservatori politici e commentatori, fior di intelletuali e valenti statisti non sintetizzano come lui il QUADRO DELLE PRIORITA'.
In altre parole c'è un SBITO da mettere in atto, ed un poi da pianificare.
Ma il SUBITO parla fermare le bombe, prestare soccorso, curare i feriti e ricoverare i senza-tetto.
CHIARO, SECCO, FACILE... PERSINO TROPPO FACILE !
E infatti Israele sta preparando l'offensiva di terra...
Altro giro... altra corsa...
Ce lo aspettavamo!?!
RispondiEliminaCon Pina stavamo scommettendo su quale sarebbe stato l'argomento del primo post dell'anno 2009, quando abbiamo sentito la notizia dei bombardament a Gaza.
Noi ci ricordiamo bne la faccia che hai fatto quando stavamo a Gerusalemme.
Io non riesco ancora a togliermi dalla testa il tuo sguardo di fronte a quel muro... con Pina credevamo che avresti cominciato a tirare pietre anche tu.
Anzi, ci hai messo paura...
Altro che in cammino... saranno vent'anni che corri !?!
Un abbraccio...
Franco, ma come ti salta in testa di rivangare certe cose?
RispondiEliminaEpisodi di una vita fa...
(Però c'hai ragione, ancora mi fa rabbia...)
Un salutone a Pina e a Martina.
Ah, vi siete spaventati voi?
RispondiEliminaFatevi rccontare di quello che m'ha fatto nel gennaio del 1988 a Berlino (est, naturalmente...)
Come come?
RispondiEliminaQuesta ci manca...
Dicci Fefo, che è successo a Berlino est?
Fermo lì Fefo...
RispondiEliminaLasciamo stare, che è meglio !?!
Torniamo all'argomento del post.
Allora Fefo, non farti pregare...
RispondiEliminaFEFO... dirò solo una parola, e lo dirò una volta sola:
RispondiEliminaSARAJEVO, inverno 1993: vado avanti?!?
Mmmmmmmmm...
RispondiEliminaTorniamo all'argomento del post, che è meglio!
Ma come ?
RispondiEliminaTi rimangi tutto?
AH AH AH AHAHAHHAHH...
RispondiEliminaTorniamo al post, che è meglio !?!
Ma che simpatico siparietto!!!
RispondiEliminaSeguo il cosiglio di Riccardo, anche perchè la situazione sta ulteriormente peggiorando.
Diventano sempre più dure le condizioni dei palestinesi nella Striscia di Gaza dopo che un'agenzia delle Nazioni Unite, che ha visto uccisi due suoi autisti, ha sospeso la propria attività dicendo che il suo personale corre seri rischi a causa degli attacchi israeliani contro Hamas.
Israele è stato duramente criticato anche dalla Croce Rossa Internazionale perché avrebbe rallentato l'arrivo dei soccorsi per i feriti.
COMPLIMENTI DAVVERO!!!
Ho appena finito di guardare le immagini della BBC sul satellite.
RispondiEliminaMa non è rimasta in piedi una casa...
Me lo dite come faranno quei poveracci a sopravvivere?
Un tempo si diceva che: la difesa deve essere COMMISURATA all'offesa.
Che è come dire che se ti lancio un sasso, non mi dovresti sparare col bazooka...
Certo che se molla anche la Croce Rossa Internazionale, allora lasituazione è molto più che grave: è disperata e si prospetta un...peggioramento.
RispondiEliminaUn altra notte di morte e terrore a Gaza.
RispondiEliminaMa come si fa a fare finta di niente ?!?
Comlimenti agli Stati Uniti !?!
RispondiEliminaCondoleezza Rice, a poche ore dalla cessione del suo prestigioso incarico, regala al mondo l'ASTENSIONE alla risoluzione ONU che chiede l'IMMEDIATO e DURATURO CESSATE IL FUOCO ed il TOTALE RITIRO delle forze di Israele dalla Palestina.
Non sò se sia un ultimo regalo di Busch, peggiore Presidente degli Stati Uniti degli ultimi 50 anni, ma temo che neanche Obama abbia potuto far fronte alle "pressioni interne" ed lle "storiche amicizie".
E sapete la motivazione: aspettare l'esito della operazione diplomatica dell'Egitto !?!
NEL FRATTEMPO, ovviamente, L'AVIAZIONE ISRAELIANA HA ONTINUATO I SUOI RAID A GAZA !!!
Secondo me è proprio complicato trattare con un missile che ti piomba addosso.
RispondiEliminaTutto qui...
Che gli vuoi raccontare?
Che tu e i tuoi figli con i terroristi non c'entrate niente?
Mmmmmm la vvedo dura !!!
Se non l'aveste già letto un piccolo contributo interessante
RispondiEliminahttp://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article5420584.ece
Sono stata in Israle ed in Cisgiordania l'estate scorsa..era un periodo di tregua. Potrei stare qui a raccontare per ore tutte le emozioni che quelle terre mi hanno dato (e sono una persona laica fino al midollo). Quella forse di minor impatto emotivo al momento, ma più ..come dire...sottile ed insinuante..(e che sento ancora, in particolare in questi giorni di sangue) era una sorta di cappa, di messaggio subliminale che ti si infilava sotto la pelle, oltre i muscoli, fino alle ossa (in pratica come le nanoparticelle prodotte dall'inceneritore e scusate la piccola digressione): la non tanto visibile quanto percepibile "potenza di fuoco", una schiacciante superiorità di Israele rispetto non solo alla minoranza palestinese.., una sensazione di controllo continuo, non violentemente invasivo ma immancabilmente "presente". Noi eravamo lì, liberi per carità, liberissimi ma..com'è che mi ha detto un ragazzo di Gerusalemme..gli occhi e le orecchie del Mossad sono aperti e drizzati, arrivano ovunque e su chiunque...e lo si percepiva!! Non vi annoio più. Un pensiero x tutte le persone (Palestinesi, Israeliani, bianchi, gialli e neri..) che stanno soffrendo a Gaza e per Gaza. Peace. PS: a Riccà io ancora aspetto che ti liberi x una ventina di minuti!!! :-)
Bello il commento di Federica.
RispondiEliminaChi ha avuto l'occasione di girare per quei posti ha avvertito la stessa sensazione.
La questione di una vita eterodiretta, di un'esistenza libera solo sulla carta credo sia la cosa più frustrante possa vivere un giovane palestinese.
A centinaia di migliaia di persone è impedito anche l'uso leggitimo del sogno, il ricorso alla speranza...
E questo, francamente, è il peggior crimine di cui ci si possa macchiare.
Grande Federica, zitta zitta mi hai dato anche uno spunto concreto per un post...
RispondiEliminaPromesso: in settimana ci vediamo.
Un abbraccio.
Di fronte al video che hai scelto, Ric, mi viane in mente solo un testo di una canzone immortale...
RispondiEliminaImagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
E CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA !?!
L'onda di vIolenze a Gaza è inaccettabile.
RispondiEliminaIn qualunque modo la si pensi, non si può rispondere al lancio di missili (spesso senza troppi danni) ammazzando gente inerme.
Così si fa il gioco dei terroristi, che avranno sempre grandi platee per infervorare disperati senza sogni ad entrare nelle proprie file.
Com se non bastasse, tutttoquesto indebolisce il fronte moderato palestinese ed allontana in modo pressochè irrimediabile il precario ed accidentato processo di pace.
Quando sI lascia la parola alle bombe, gli uomini hanno fallito.
E non mi venissero a parlare di bombe intelligenti... LE BOMBE SONO SEMPRE STUPIDE !!!
Israele continua la sua offensiva nella striscia di Gaza, ignorando una risoluzione Onu che chiede un cessate-il-fuoco immediato di un conflitto ormai al suo quattordicesimo giorno.
RispondiEliminaOlmert, Livni e il ministro della Difesa Ehud Barak si sono incontrati ma il voto dell'Onu a New York per fermare gli attacchi che hanno ucciso centinaia di palestinesi, sembra non averli condizionati in modo significativo. Gli Stati Uniti, alleati chiave di Israele, si sono astenuti dal voto, e il segretario di Stato Condoleezza Rice ha detto che Washington sostiene il testo ma non l'ha votato solo perché vuole vedere il risultato dello sforzo di mediazione in atto da parte egiziana.
GAZA: 773 MORTI PALESTINESI, UN TERZO BAMBINI
ISRAELE: MORTI 3 CIVILI E 10 SOLDATI
C'è QUALCOSA DA AGGIUNGERE?!?!?!?!?!?!?!?!
SSSSSSSsssssssss...
RispondiEliminaSono le 15...CHE LE BOMBE TACCIANO !!!
Che questo silenzio aiuti i potenti della Terra a... RIFLETTERE !!!
Poi, alle 18, la parola passerà di nuovo alle bombe...e questo, amici miei, E' SURREALE !!!
Questo blog mi piace sempre di più...
RispondiEliminaIntanto perchè posso condividere tante sensazioni o considerazioni con decine di ragazzi davvero in gamba, in uno spazio libero, senza censure o pressioni di alcun genere.
Ho già racontato la mia esperienza in Africa, e nl video che hai proposto ho rivisto uegli sguardi perduti, occhi che ingoiano il male del mondo...
Concordo con Federica, questa cosa dell'atmosfera pesante l'ho vissuta anche io, e ti rimane addosso per tutta la vita.
E se Israele arriva a ignorare le risoluzioni dell'ONU (giocando sull'astensione degli Stati Uniti, smpre più invischiati in una perdita di autorevolezza), beh, allora siamo proprio messi male.
Mi associo alle onsiderazioni di Luca83, anche perchè se cè una cosa che mi fa arrabbiare è sentire che nella nostra città non ci sono ragazzi in gamba.
RispondiEliminaSe servisse, vorrei invitare quelli che si abbandonano a queste stupide considerazioni a dare un'occhiata al tono di questi commenti...
Anche io voglio unire la mia voce al coro di quanti da questo blog e nel Mondo stanno urlando con tutta la forza...stop Gaza bomb attack !!!
C'ho un "commento frivolo" da fare, così utilizzo la formula ANONIMA...
RispondiEliminaBello lo sfondo che hai inserito sulla foto(o meglio, qui ci sta sicuro lo zampino di Maurizio...)
Grandi!!!
Hamas e la Jihad islamica hanno nella sostanza respinto la risoluzione dell'Onu trovandola "ingiusta" in quanto "mette sullo stesso livello le vittime e gli aggressori".
RispondiEliminaIl premier israeliano Ehud Olmert ha detto che Israele continuerà le sue operazioni a Gaza nonostante la risoluzione.
TUTTO SECONDO PROGRAMMA !
E a farne le spese sono bambini ed innocenti.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl commento di Paoletta mi permette di ricalibrare.
RispondiEliminaIl post nasce per unirsi al coro di quanti hanno chiesto ai propri rispettivi Paesi di schierarsi a favore del cessate-il-fuoco.
Si arriva ad una risoluzione ONU (come sempre tardiva e pressochè inascoltata)anche grazie alla mobilitazione di milioni di persone che fisicamente, per lettera e attraverso rete, hanno chiesto a gran voce che si fermasse il lancio dei missili.
Non ho fatto considerazioni più generali su responsabilità, nè valutazioni politiche di sorta.
Mi limito a chiedere, insieme a tutti voi, che la strage di centinaia di innocenti (per un terzo bambini) finisca al più presto.
Vorrei che a Gaza scoppiasse la pace, subito!
Per tutte le altre considerazioni, c'è tempo.
Aspettiamo almeno che l'eco dell'ultimo scoppio si sia spenta.
Grazie a tutti...davvero.
..caro Lallo, un gemello del tuo tarlo è presente anche nel mio cervello, sarà un virus?
RispondiEliminanel frattempo un altro link..scusate la durezza delle immagini ma in fondo è solo la verità, in molte parti del mondo.
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
Riccardo è sempre molto cauto, anche quando vive le sue "passioni forti" ed ha sentito il bisogno di "ricalibrare" (come dice lui).
RispondiEliminaConosco la tua posizione su Israele ed è per questo che sò bene quanto ti pesi sparare csì ad alzo zero.
Ma in questo caso hai ragione tu: c'è una priorità assoluta, c'è da salvare vite umane.
E questo viene prima di ogni considerazione politica e di ogni attribuzione di responsabilità. Questo viene prima delle nostre convinzioni politiche, prima delle nostre fedi, perfino prima della verità.
Se fai così Robbè non vale...
RispondiEliminaMa c'hai ragione, e lo sai.
Due Popoli in due Stati.
Ma dopo.
Dopo aver salvato quei bambini...
sto seguendo la BBC in tv
RispondiEliminaA Gaza tutto peggio del previsto...
Un Marco anonimo.
Ho letto le dichiarazioni di Massimo Barra, vicepresidente della Croce Rossa Internazionale, il quale parla di Gaza come di "UNA PRIGIONE A CIELO APERTO".
RispondiEliminaE poi raccontava delle difficoltà per far arrivare i soccorsi: tutto ampliamente prevedibile.
Vorrei intervenire precisando un aspetto:
RispondiEliminala responsabilità primaria della tragedia in atto ricade su Hamas. Ha rotto unilateralmente la tregua. Minaccia e colpisce Israele col lancio continuo di razzi che hanno causato vittime tra i civili. Nega il diritto di Israele a esistere e ne teorizza la distruzione.
E’ un movimento fondamentalista che fa delle azioni terroriste e suicide una prassi di fede e militanza.
Questo è sempre bene ricordarlo.
Mi aveva convinto di più Riccardo, che richiamava la responsabilità di un IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO e dopo, soltanto dopo, la necessità di tracciare il quadro di responsabilità e percorsi da fare.
RispondiEliminaE lo ribadisco anch'io.
detta così sono d'accordo anch'io, purchè non si pensi a santificare Hamas, che è invece il responsabile primo !
RispondiEliminaVorrei inserirmi nel dibattito facendo notare che l'azione di Israele ha già messo in subbuglio tutto il mondo islamico ed acceso tutti i rigurgiti di fanatismo religioso.
RispondiEliminaDurante il venerdì di preghiera, si sono verificati scontri tra decine di manifestanti e gli agenti della polizia israeliana.
Sono stati dati alle fiamme vari cassonetti, pneumatici, e sono state lanciate pietre contro la polizia schierata, che ha risposto con lacrimogeni e qualche carica.
Stesse scene anche in varie località della Cisgiordania, come Hebron, dove tremila manifestanti, nella zona controllata da Israele, hanno scandito slogan anti-israeliani e lanciato pietre contro i militari, che hanno risposto con lacrimogeni a proiettili di gomma.
Hanno manifestato a migliaia anche a Nablus, mentre a Ramallah sono stati due i cortei, uno organizzato da Fatah, l’altro da Hamas: i due cortei sono venuti alle mani.
Imponenti le manifestazioni in altri Paesi: 100.000 persone chiamate a raccolta dai Fratelli Musulmani ad Alessandria d’Egitto, per una protesta anti-israeliana ma anche d’accusa al governo, ritenuto troppo poco duro nei confronti di Israele. Al Cairo è stata vietata ogni manifestazione. Alcune migliaia di persone hanno manifestato anche ad Amman, in Giordania.
COME VOLEVASI DIMOSTRARE !
RispondiEliminami rendo conto che così si rischia di fare il gioco di chi recluta terroristi tra i disperati, ma l'importante è continuare a considerare Hamas per quello che realmente è, senz tentare d promuoverlo al rango di "partito politico"...
RispondiEliminaSei tosto Davide, ma per adesso mi basta così...
RispondiEliminaE brava Marinella, la Pace prima di tutto.
RispondiEliminaSono tornato in possesso del mio computer questa sera, giusto in tempo per un veloce commento "in cammino".
RispondiEliminaBello il post, e altrettanto profondi i commenti (come sempre peraltro).
Non c'è niente da fare, il video che hai pubblicato parla da solo.
Hai fatto benissimo a far aderire il blog a questa campagna internazinale per il "cessate il fuoco", che in sostanza è il punto centrale della risoluzione ONU.
Ma soprattutto è bene dialogare tra i noi, perchè nessuno si racconti che in fondo si tratta di cose lontane che non ci riguardano.
vorrei fare una domanda:
RispondiEliminama se neanche l'ONU riesce a fermare missili e radi aerei, mi dite cosa si può mettere in campo?
vorrei inserire un commento più "leggero".
RispondiEliminaRIccardo, ho visto che hai cambiato i video:
per la musica è davvero intelligente l'accostamento con Kalashnikov di Goran Bregovic (che di guerra se ne intende), ma sono 10 minuti che vado ridendo da solo come i matti per il video del grande Totò...
MAGISTRALE Ric... ah ah ahahhauahahhuauauah
Confesso che anche a me è piaciuto da matti il video, ma non volevo interrompere il filo dei vostri commenti.
RispondiEliminaVisto che Alex ha rotto gli indugi, allora lo dico anche io.
Il pezzo della "carta bianca" di TOTO' (tratto da "i due colonnelli" mi pare) racconta da solo l'assurdità di questi bombardamenti...
Allora ricapitoliamo:
RispondiElimina- Israele bombarda da giorni la stiscia di Gaza per difendersi dagli attacchi missilistici di Hamas
- Hamas lancia missili per difendersi dagli attacchi aerei di Israele
- La risoluzione dell'ONU è inascoltata
CONCLUSIONE: oltre 800 morti e 3200 feriti !!!
Ho paura che l'intera area si sia "surriscaldando".
RispondiEliminaE lì (Palestina, Israele, Libano, Cisgiordania ed Egitto) c'è poco da scherzare...
Ma Obama è tutto preso dalle questioni economiche interne?
Temo proprio che senza la presenza di un contingente intenazionale che assicuri la tregua, sarà difficile superare l'attuale situazione e proteggere adeguatamente tutti quegli innocenti.
RispondiEliminaCarla pone una questione interessante...
RispondiEliminaProvo a rielaborarla un poco:
le forze moderate in Palestina ed Israele hanno bisogno di un contingente internazionale ONU che presieda fisicamente la tregua ed accompagni la ripresa del processo di pace.
Questa cosa del contingente internazionale mi mette parecchia apprensione.
RispondiEliminaIn Libano ha funzionato, ma in altre aree è stato percepito come una sorta di provocazione.
Ed aggiungere tensione all'area mi sembrerebbe pericoloso.
Faccio presente che ieri non si sono rispettate neanche le 3 ore di tregua.
RispondiEliminaI bombardamenti sono continuati durante il "cessate il fuoco"...
Scrivo sul blog per sentirmi "in cammino" insieme a quei 100.000 che hanno sfilato per la pace a Parigi, e le migliaia di migliaia di Londra, Berlino, Atene, Salonicco, Sarajevo, Bruxelles...
RispondiEliminaE in Italia?
RispondiEliminaNon me dite che l'unica cosa è stata la provocazione di "non comprare nei negozi ebrei" girata a Roma un paio di giorni fa...?
Ma che paesino piccolo piccolo, non andiamo oltre le provocazioni...
100 COMMENTI AL POST!?!
RispondiElimina(Stavo in agguato da qualche tempo)
HO VINTO IL SECONDO APERITIVO DI SEGUITO...
ahahahahah...te toccà pagà, sor Riccardo.
Non ci posso credere !!!
RispondiEliminaStava accucciato dietro all'angolo... il maledetto!!!
Così non vale !!!
ah ah ahahah.
RispondiEliminaLosco, dimmi la verità:
t'ho bruciato sul tempo...vero?
ah ahahahahahauauauh
eh eh eh eh
RispondiEliminaVecchio paragnosta...
Pensatela come volete.
RispondiEliminaRegistro però le gravi accuse della Croce Rossa Internazionale nei riguardi di Israele, di aver ritardato l'accesso ai feriti in una zona di Gaza (tra cui quattro bambini che per quattro giorni sono rimasti in casa senza cibo e acqua accanto al cadavere della madre).
Non capisco proprio Israele.
RispondiEliminaHo sempre pensato che fosse giusto difendersi combattere il terrorismo.
Ma con questa strage a Gaza ha davvero passato il segno.
E diventa difficile prendere le parti di Israele, quando si trasforma in Hamas...
Questa mi piace, complimenti a Giorgio.
RispondiEliminaISRAELE SI TRASFORMA IN HAMAS.
(sembra un titolo scandalistico, ma racchiude una triste verità...)
Registro timidi segni di vitalità italiana a favore della pace.
RispondiEliminaOltre alla rete (e questo blog è stato uno dei primi) oggi a Roma un migliaio di persone hanno sfilato pe le vie del centro "mano nella mano" contro il dramma di Gaza...
Hai visto Riccardo che a forza di insistere, qualcosa si muove anche qui da noi?
Complimenti per il blog.
RispondiEliminaC'ho solo un appunto:
Ma per leggere tutti questi commenti ci vuole un'ora...
Non si potrebe fare una sintesi per i più pigri?
Stop Gaza bomb attack !!!
(e Totò nel video è insuperabile... in 2 minuti spiega tutto!!!)
Condivido la difficoltà di Paolo sottolineo che si vanno moltiplicando in tutto il mondo le manifestazioni afavore della pace nella striscia di Gaza.
RispondiEliminaSeriamo ch questa pressione internazionale possa portare a qualcosa...
Ma le istruzioni per iscrivese su 'sto blog non ci stanno???
RispondiEliminaEvvai... anche FUseR in cammino...
RispondiElimina