Sarà stato il peso della laurea in tasca, ma oggi mi ha raccontato che: la lista civica non è cosa! Sai, dopo una settimana lì dentro non mi salutano neppure...mi ha scritto su facebook... Mi dispiace tanto Marco dell'impatto che hai avuto con la politica e con questa campagna elettorale. Ma c'è un altro modo e noi lo sappiamo bene. C'è il modo nostro! Noi non saremo giudici della corte costituzionali e tra noi non ci saranno tanti professionisti di Roma e tanta gente importante, ma siamo tanti, nuovi per davvero, ma soprattutto ci salutiamo tutti... da subito. E ci vogliamo bene, quanto ne vogliamo a questa città ed al nostro sogno di andarcela a prendere... E puntiamo su di noi, sulle nostre forze (che sono tante e sono nuove davvero).
Fai una cosa Marco, vai in fondo alla pagina e guarda quelle faccine giù in basso...Le vedi? Quelli siamo noi, con le nostre facce, i nostri cuori e le nostre teste. Da noi non si attaccano i manifesti, non c'è gavetta da fare. E altro che professionisti da Roma...ci stanno tanti giovani di Terni davvero in gamba... In fondo è stato semplice, quasi naturale: abbiamo deciso di puntare su di noi! Sui nostri sogni, sulle nostre idee, sulle nostre fragilità e sulle nostre competenze (altro che i "professionisti di Roma"). Abbiamo tutti una storia comune e se dovessimo proprio scegliere, tiferemmo sempre per Davide, mai per Golia. Guarda, facciamo così, la differenza te la faccio spiegare dai propietari di quelle faccine, da tutti quelli che sono "in cammino..." tu mettiti comodo a leggere i commenti: scommetto che un'idea te la puoi fare.
Mi dispiace, quello che posso dire di fronte a casi come questi è solo mi dispiace. E mi dispiace per Marco, perchè l'umanità delle persone, secondo me (ma sento di poter dire secondo noi) è la prima cosa. Ed è forse per questo che tra noi ci troviamo bene, che riusciamo poi, senza fatica, a capirci e lavorare sulle idee, sui progetti. Perchè sappiamo che la nostra forza non viene "spedita" da roma, non viene calato come un corpo estraneo alla città (e a quanto pare estraneo anche al suo entourage, visto che neanche ci si saluta) sappiamo che la forza siamo noi, la nostra città siamo noi..
RispondiEliminaMi dispiace Marco, mi dispiace perchè al tuo posto mi avrebbe fatto male, ma, benché bruscamente, forse mi avrebbe fatto capire che in certe condizioni si può crescere e costruire qualcosa di buono, in altre si possono solo distribuire volantini.
Capito questo avrei capito anche con chi parlare...
Ma che brutta storia...
RispondiEliminaQuesto ragazzo, da come ce la racconti, meriterebbe qualcosa di più...qualcosa di meglio.
Qualcosa che valorizzi il suo talentoe premi la sua passione.
Ci vorrebbe... vediamo...
Ma certo! Ci vorrebbe che venga a trovarci, magari al covo!?!
Ma che bel campione sto Professore.
RispondiEliminaAvevo avuto lasensazione giusta la prima volta che l'h visto.
Il punto è proprio questo: ma che si immagina? Che portiamo la "svelia al collo"?
SEttantanni suonati e ci viene a parlare di futuro, di giovani e d opportunità?
Che lo dicesse a "quelle faccette" di cui parla Riccardo...
Marco, pensaci bene, qui la politica non conta, qui contano le persone.
Qu contiamo noi !!!
Ha ragione Mascia. Come si fà a trattare così un ragazzo e poi candidamente parlare di futuro e delle opportunità per la nostra città?
RispondiEliminaRiccardo...
Salvaci tu! ah ahahahah...
Riccardo si appella a noi per farti capire, MArco, quale è lo spirito e l'atmosferache viviamo in questa avventura.
RispondiEliminaSemplice:
noi ci divertiamo, e sappiamo di stare facendo una cosa importante per noi e per la nostra città.
Hai presente quel sano divertimento di persone che condividono lo stesso sogno?
E ti assicuro: noi ci salutiamo sempre!!!
A proposito...CIAO A TUTTI QUELLI "IN CAMMINO..."
Brava Carletta.
RispondiEliminaMi hai tolto le parole di bocca.
Marco, non ti far prendere in giro.
Pensa con la tua testa e scegli le PERSONE.
Puntiamo su di noi !!!
AHAH AHAH AHAHHAH...
RispondiEliminaRiccà,ti sei impigrito.
Adsso neanche ci parli pù, lasci fare tutto a noi! ah ah ahahah...
A parte le battute, visto che mi fai una domanda, ti dirò che anche io mi sono avvicinato con cautela e scetticismo.
Per settimane ho letto il blog, senza mai scrivere 2 righe di commento.
Poi, ai primi di febbraio, mi sono iscritto, e da allora sono "ina cammino..."
E mitrovo davvero benissimo.
Ora tocca a noi!
Sai, Marco (te lo dico da Marco a Marco...e la cosa, dopo una cena con dei vecchi amici...e relative bevute..è un po', come dire, straniante...) leggendo le cose che ti (ci) riguardano ho pensato a mia figlia.
RispondiEliminaHa 22 anni e oggi (cioè, ormai ieri) mi diceva al telefono: "Sono un po' delusa, pa'...ho visto tanta gente, ho parlato, ho lasciato il mio curriculum, ma mi sento presa in giro e anche un po' umiliata...".
Mia figlia cerca un lavoro, cerca il suo futuro. Vuole, il suo futuro. E io so che ha diritto ad un futuro. Come ne hai diritto tu e tanti altri come te.
E io so che ho il dovere di fare in modo che esista, questo futuro, per lei, per te e per i tanti giovani di questa città.
Un futuro fatto non di "senti, mi sistemi mia figlia (o mio figlio)?", ma fatto di "mettila/o alla prova. Dalle/gli una possibilità. Guardala/o negli occhi e cerca di leggerci la verità. Se lo merita andrà avanti, se lo merita qualcun altro, andrà avanti l'altro".
E questo, temo, i 'professionisti di Roma' non sanno nemmeno che significa. Ma qui, invece, c'è gente che lo sa benissimo.
Chi ti parla, da Marco a Marco, non è un ragazzo, ma è uno che, per sua fortuna, non ha dimenticato che significa esserlo.
E che si è messo 'in cammino' anche per questo.
Benvenuto. Sono certo di potertelo dire.
Cominci a capire Marco la differenza fra NOI e gli altri?
RispondiEliminaRiesci a percepire fino in fondo l'energia e la voglia di mettersi alla prova che c'è?
E' vero, Riccardo ha creato le condizioni per cui potessimo parlare insieme e confrontarci, il resto lo abbiamo fatto noi.
Questa comunità di giovani (di età e di spirito, come dice giustamente marco torricelli) crede in sé stessa e si è "messa in cammino".
Senza Capi, Marescialli o Caporali.
Anzi, se vuoi, oggi con Riccardo e i ragazzi del Rugby andiamo a spostare dei mobili nel Covo, che a breve ci serve...
A quel punto, se ti capitasse di passare, capiresti in un attimo la differenza sostanziale.
Certo, non abbiamo un candidato a Sindaco (anche se...vabbè, meglio che sto zitta), ma ti assicuro che tutti quelli che ci stanno, faranno un'esperienza esaltante e divertentissima.
Io lo sò.
Mi è già capitato in un periodo come questo di 5 anni fà.
Grazie Riccardo per la passione che ci metti, e mi raccomando Marco: non è vero che sono utti uguali...
I professionisti di Roma?
RispondiEliminaVedi, la differenza è tutta qui!
Noi puntiamo sulle nostre capacità, le nostre professionalità e le nostre competenze.
Ma sai Marco qual'è la cosa bella?
E' che (e ne cito solo alcuni) Marta, Michele, Corrado, Riccardo, Maurizio, Sauro, Pino, Francesca, Alessandro, Giampiero, Sara, Federico, Fabrizio e tanti altri... NON HANNO NIENTE DA INVIDIARE AGLI STAFF PIù COLLAUDATI ...
La la differenza è una: loro sono di Terni, ci mettono il cuore e accolgono tutti con il sorriso, perchè sanno che questa è una splendida avventura, non un LAVORO a PAGAMENTO...
Appena letto su faceboo sono corso... eccomi qua.
RispondiEliminaGeniale la scelta del pezzo degli U2.
Ma è la sostanza la cosa di cui vorrei parlare.
Io ho un percorso simile a quello di queso ragazzo (MArco) di cui parla Riccardo.
Anche io ho votato centrodestra: ma per Terni NON HO DUBBI SU COSA FARE!!!
Mi sono "messo in cammino" come dicono tutti, e mi diverto da matti.
E a chi mi dice che IN QUESTA CITTA' BISOGNSA CAMBIARE, gi presento RICCARDO: più cambiamento di lui non ci stà!
Buongiorno a tutti,
RispondiEliminaun bel risveglio grintoso in musica e parole, come piace a me, ci voleva proprio!!!
questo di Marco è l'ennesimo caso di "corteggiamento poi lancio in corsa in autostrada" di certe persone che conosco (purtroppo) bene.
la politica è fatta di uomini e donne e come tale è umana in tutti suoi aspetti. se ti piace te la vivi, ti ci butti,proprio come quando ti innamori di qualcuno, come ai tempi del liceo, quando andavi dietro al più carismatico, a quello che a detta di tutti era il vincente, quello "per bene" quello con la polo, tanto per fare dietrologia sociale...quindi: ti facevi coraggio, ti preparavi tutto il discorso e ti buttavi: lui pareva interessato a te ed al tuo mondo, poi, come per incanto scoprivi le tante differenze tra te e lui/lei.
scoprivi che non gli facevi comodo,che il tuo mondo era diverso,i tuoi sogni, che non valevi per lui come persona ma solo come numero, come una tacca da mettere alla tua agendina...
ecco le prime ddelusioni, ecco i primi sentori di come poi sarebbe stato tutto...
invece poi l'amore vero arriva sempre, per tutti dicono ci sia.
arriva, quando meno te lo aspetti, quando in te resta sempre l'ideale dell'amore quello bello, grande, semplice e pieno di condivisione, arriva soprattutto l'Amore Incondizionato. quello che in cambio non ti chiede nulla, solo di essere TE.
sono sempre stata una (facebookisticamente parlando)Fan dell'Amore, sin da bambina quando con il mio amico Luca giocavo a famiglia. in me è smpre cresciuto l'amore per alcuni ideali, l'amore per dare una chance alle persone, a dare alle persone, tutte, una chance, da sfruttare al meglio.
ne conosco molti di amici di papà pronti ad illuderlo con un "tua figlia è in gamba, è tostissima, hba un curriculum da paura, questa spacca il ....ai passeri....poi...il nulla, anzi..l'ennesimo lancio in autostrada di Giorgio.
lui ha smesso di credere a questi acchiappa voti da molti anni, restandoci tanto deluso,ma felice di essere sempre andato avanti da solo, solo con i suoi ideali.
queste cose le ho respirate anche io. e oramai mi è rimasto,come a lui, l'amore, l'amore per questi ideali, che ...si vince o si perde, fanno sempre parte di queste persone, e questi ideali, come la cultura, nessun incantatore di serpent nè venditore di tappeti potrà mai toglierci.
ci siamo messi in cammino da due case diverse, senza neanche dircelo. questo che significa? che entrambi non abbiamo perso la voglia di "camminare"!
a Marco posso dire solo di provare a crederci.
la tua esperienza è amara, ma ciò che non uccide fortifica, e qui vedo che di forza ce n'è eccome!!!
p.s. stò covo prima o poi dovrete dirci dove si trova!
beh, dimenticavo....D A J E !!
RispondiEliminaMa lo vedi che grinta sti ragazzi?
RispondiEliminaChe ti devo dire, a me dà una carica grandissima...
Sottoscrivo tutte le parole di Letizia (anche sta csa del covo, di cui sento parlare da tempo ma che non conosco).
Io ci stò!
E con me tutto il gruppo dei "giardinetti di Lungonera".
Sò che Riccardo capirà a volo!
Eccolo... dritto dritto dalle pagine di facebook...
RispondiEliminaE ncora canticchio:
...attenzione
concentrazione
ritmo e vitalità....
Grande Ric, la carica giusta che ci voleva stamattina!
Ci spingi a raccontare a MArco quello che siamo: una parola!
Secondo me l'unica è che venga a vedere di persona, come abbiamo fato tutti!!!
Il resto verrà da solo...
Leggendo i post mi sorge una domanda, quale comportamento ci aspettiamo dal Sindaco (futuro)? Non parlo di programmi, ma solo, e non è poco, del "modo di fare" con Noi concittadini. Mi piacerebbe :
RispondiElimina1. che sia sorridente e non sempre incazzato;
2. che faciliti lo scambio di idee e poi ci aiuti a realizzarle;
3. che sia un Politico, ma di quelli VERI, che considerino la professione un fine e non un mezzo;
4. .... attendo suggerimenti.
Questa cosa che dice Gianfelice ci riporta alla questione di fondo: il valore della persona.
RispondiEliminaIo, Gianfelice, conosco bene Leo Di Girolamo e conosco bene Riccardo.
Questo, nella perfetta sequenza che ti ho scritto, mi pare l'importante.
Per seguire il tuo schema, ti dico che siamo coperti sui primi 3 punti!!!
Riguardo ai suggerimenti, quelli sono aperti a tutti. E io suggerisco di stare con gli ochhi aperti, intanto!
Il ragazzo di cui parla il post ci riporta al modo di intendere le persone: c'è chi ti "utilizza" e chi ti coinvolge.
Beh, io preferisco essere coinvolto.
Va bene, va bene tutto.
RispondiEliminaQuesto che viene da Roma, che non ne sa niente, che ti rifila un pacco di volantini e chi s'è visto s'è visto, ecc... insomma, potrebbero uscire un centinaio di post a ricamare sopra i difetti del personaggio, del progetto (oddìo, "progetto"...), di questo modo di fare politica (oddìo, "politica"...).
Però.
Però, se vogliamo essere onesti fino in fondo, non dimentichiamoci mai DA CHI la città che vogliamo rivoltare come un calzino è stata governata nel corso degli ultimi anni/lustri/decenni/ere geologiche.
Se questa città ci appare (ancora) come un bel sogno interrotto, come una promessa mai mantenuta, teniamo sempre a mente CHI ci ha svegliato sul più bello, CHI non ha tenuto fede alla parola data.
Governando male, male, male, male, male, male, male...
Potrà sembrare un darsi la zappa sui piedi, io invece ritengo sterile scagliarsi contro un avversario politico che avrà mille difetti, ma che agli scempi politico-economici perpetrati senza tregua ai danni di Terni non ha partecipato.
Conosco gente, molta gente, che non sa nemmeno chi sia Baldassarre, ma che lo voterà A PRESCINDERE, nauseata da anni di malgoverno posto in essere da gente rozza, incapace e arrogante.
Non fai nemmeno in tempo a chiedergli perchè voteranno Baldassarre. Ti tirano giù in venti secondi una lista bruciante dei perchè NON VOTERANNO "di qua".
Sapete una cosa? Hanno ragione, ca**o, hanno stramaledettamente ragione.
Per cui.
Conosco Riccardo, so chi è, sono qui a dare una mano solo perchè sono convinto che sia una persona realmente diversa. Non è una questione meramente generazionale, sarebbe riduttivo: "sai, abbiamo la stessa età, è giovane, massì qualcosa farà...". NO!
Fosse per me potrebbero andarsene tranquillamente tutti al diavolo, mi hanno nauseato, la vita è bella e non voglio stare a farmi il sangue amaro continuando a credere in gente da poco.
Riccardo, invece, può dare davvero qualcosa di diverso, sono qui per lui e non per altro, ma potrà agire con efficacia soltanto se in qualche modo (non so come, ma è fondamentale) molta gente che ha governato (oddìo, "governato"...) questa città negli ultimi anni si faccia da parte.
... "si faccia da parte"... politichese finto-cortese.
No.
Diciamo pure che è il caso che si tolga dalle palle, finalmente, una volta per tutte.
Formula meno elegante, certo, ma che esprime meglio - lo so - il reale sentimento di molti, di tanti, di tutti.
Ah Ah ahahahahah...
RispondiEliminaE mò Riccà, pettice 'na pezza !!!
ahah ahaha ahahaha...
Giampiè, sei proprio forte!!!
RispondiEliminaNon credo che ci sia da "mettere una pezza".
RispondiEliminaSe diciamo che vogliamo per la nostra città un cambio di passo, significa che parliamo esattamente della stessa cosa.
Ma senza "salti nel vuoto", senza ricorre a improbabili salvatori della patria.
Come dice Lalety...D A J E !!!
E bravo Luca83... giovane, ma già con le idee chiare!
RispondiEliminaNon sò dove li trovi sti ragazzi Riccà, ma te faccio tanti complimenti.
Per Marco: dacci retta, mollali quei venditori di fumo e que figli di papà... che non ci portano da nessuna parte...
Mannaggia a te Riccà...
RispondiEliminaPrima di dire a tutti di andare a guardare le faccette qui in basso, ce potevi dare anche il tempo di cambiare fotografia.
Ah ah ah ahahahahah...
Tutto vero, ma il discorso di Giampiero è davvero importante.
RispondiEliminaBisogna stare attenti, perchè la delusione c'è, e se non saremo in grado di DIMOSTRARE CON OGNI MEZZO quello che effettivamente siamo, richiamo che in molti giochino a dipingerci come il naturale proseguimento di Raffaelli.
Noi lo sappiamo che significa "CAMBIARE MARCIA", ma dobbiamo farlo percepire chiaramente alla città...
Io mi fido quando mi dici che la "corsa è ancora lunga"
RispondiEliminaIo mi fido quando mi dici che ci vuole fiato, e non è roba da scattisti.
Io mi fido quando ti sento parlare di progetti e di idee per una città che deve fare un salto in avanti.
Io mi fido quando mi racconti che Di Girolamo è la persona giusta, ch ci darà spazio e valorizzerà una nuova classe di giovani amministratori.
Io mi fido.
Ma tu fidati di me, quando ti dico che bisogna cominciare...
Daje Riccà, che qui so tutti pronti!!!
Altro che professionisti di Roma.
Bella responsabilità che ci scarichi addosso...
RispondiEliminaE noi dovremmo piegare a Marco la differenza che c'è con i "professionisti di Roma"...
Facciamo così: fallo venire la prima volta he ci rivediamo... secondo me è più immediato!!!
(C'ha ragione Antonio: Riccà, apri sto COVO!!!)
Come dice lalety: DAJE!!!
Caro Marco. Che vuoi che ti dica?
RispondiEliminaLa tua esperienza vale più di 1000 parole.
Prendi il coraggio a due mani e punta su chi "punta su di te" !
E lascia stare tutto il resto!
Beh, non mi aspetto molto di diverso da un professionista.
RispondiEliminaMi spiego meglio.
Avete mai avuto a che fare con un avvocato affermato?
I laureati fanno la fila per collaborare con lui(rigorosamente gratis), e lui, con naturalezza e cinismo, LI SFRUTTA PER BENE.
E' la pratica quotidiana, e succede negli studi di architetti, commercialisti, ingegneri...
La domanda è tale che si possono permettere di trattarti come un servo.
Io li ammazzerei!
E voi pensate che questo sia meglio?
Beh, vi sbagliate, io lo sò!!!
Ma è mai possibile che noi ternani ci dobbiamo far affascinare sempre da quelli che vengono da fuori?
RispondiEliminaE' una cosa di cui non mi capacito.
Come se non fossimo in grado di individuare una serie di persone in gamba di qua...
Ad ogni modo l'importante è continuare puntare sulle persone.
Marco, lasciali fà sti campioni, che di noi non gliene importa niente.
Questo vuole vince Terni, per metterla sul piatto di qualcosa di "importante" col Berlusca a Roma...
Invece per noi la cosa importante è la nostra città!!!
Scusate ma all'inizio quando sentivo parlare dei "professionisti di roma" ho subito pensato ai miei cugini idraulici che vivono nella capitale.
RispondiEliminaForse non mi sono sbagliata tanto visto che mi sembra di capire che anche questi, di professionisti, non capiscano un tubo!
scusate la scemenza ma tutto sommato è quello che penso perchè per fare del bene a questa città c'è un elemento che questi signori dimenticano: bisogna prima di tutto amarla! e la passione che ci mettiamo noi non si può comprare a Roma.
Ha ragione Chiara: per governare bene questa città, bisogna amarla!
RispondiEliminaE allora, come mi hai detto oggi:
attenzione...
concentrazione...
ritmo e...
vitalità!!!
sono marco la mia storia e' quella di tanti ragazzi che si avvicinano alla politica che vengono illusi da tante promesse che poi non vengono mantenute , io sono di destra da quando avevo 14 anni , mi piacciono i valori e gli ideali della destra , il mio idolo rimarra' sempre il grande almirante , lui era una persona seria e onesta' con tutti era un vero uomo era rispettato pure dalla sinistra , oggi persone come lui non ci sono piu' .
RispondiEliminaho trovato una persona seria anch'io nel pdl che valorizza la mia persona e allora ho deciso di seguire lui , cari ragazzi questa e' l'ultima possibilita' che do alla politica , poi coerente con me stesso rimarro' nel centrodestra , sara' una bella battaglia questa campagna elettorale e che vinca il migliore .
RAGAZZI DEL COVO DEL PD E RICCARDO VI RINGRAZIO TANTO SIETE DAVVERO DELLE BRAVE PERSONE MA STA A ME CAMBIARE IN MEGLIO LA MIA PARTE POLITICA SARA' DIFFICILE MA CI PROVERO' . MARCO .
Evvabbè Marco, noi c'abbiamo provato!
RispondiEliminaP.S. però saremmo davvero curiosi di conoscere questa "persona seria del PDL che valorizza la tua persona"...
Mah...
Secondo me non ci sono di questi filantropi nl PDL a Terni...
Può darsi che ci sbagliamo Marco, ma secondo noi vai dritto dritto contro un muro un'altra volta!
caro Marco,
RispondiEliminanon credo che si possa lavare la testa alle persone...noi tutti ti abbiamo detto qualcosa ed hai fatto la tua scelta, ma è apprezzabile solo il fatto che tu abbia voluto capire, andare a sentire, a vedere. come hai potuto constatare qui c'è passione, e amore per la propria città ed una gran voglia di riscatto. c'è soprattutto fiducia.
questo andare a sentire "dall'andra parte" non è certo un atteggiamento tipico dell'opposizione.i valori sono valori, quelli, come dicevo sono dentro ognuno di noi. ma la vita di oggi è diversa. questo forse..si cercava di spiegare qui.
i "personaggi" attuali non incarnano minimamente quegli ideali di cui tu parli qui sopra, anzi...ma non ho mai amato fare opposizione polemica e da pianerottolo, quindi mi fermerò qui.
se fossi "una che conta" avrei apprezzato la tua curiosità, che di certo alla "persona che ti potrà gratificare nel pdl" farà molto comodo.
un consiglio: buttati solo se ci credi, altrimenti come dice massi, vai dritto contro un muro di cemento armato.
P.S. e soprattutto mi piacerebbe sapere chi è che nel pdl conta...
RispondiEliminaMa non conta solo il Berlusca?
E bravo Marco.
RispondiEliminaCi riconosce come "brave persone".
E non mi pare poco, di questi tempi...
Mi pare un primo passo importante!
Non avere fretta, Marco, non avere fretta....
RispondiEliminaLe prossime settimane, per te come per noi, saranno molto impegnative, ma ogni tanto, tu e noi, faremo bene a fermarci e (sono certo che tu hai visto il film 'L'attimo fuggente') salire su un banco, per guardare le cose da un altro punto di vista.
Ecco, sono certo che ad una persona disposta al ragionamento come sei tu (a proposito, hai visto che accoglienza? Niente male, vero?) non sfuggiranno alcune cose importanti che emergeranno.
Ecco perché mi permetto di chiederti di non avere fretta.
io ho preso questa decisione se andra' bene significa che ho saputo scegliere bene e ho intuito politico se andra' male sara' peggio per me e con la politica chiudero' ogni rapporto .Mi dispiace ragazzi ma non ce la faccio ad andare con il centrosinistra rimarro' sempre coerente con le mie idee di destra , per quanto riguarda silvio berlusconi piu' si parla male di lui e piu' lui continuera' a vincere , il vostro compito ragazzi e' quello di far dimenticare raffaelli e la sua giunta ai ternani questo compito non sara' facile , noi del pdl sfruttiamo questo momento d'oro e propizio , grazie ancora ma quando uno e' profondamente di destra e' difficile cambiare idea , cmq ripeto staremo a vedere quello che le urne ci diranno , certamente il migliore vincera' per amministrare nel modo migliore la nostra citta' di terni . -MARCO -
RispondiEliminaA me basta così.
RispondiEliminaLo scopo non era convincere Marco, che è un ragazzo giovane e sincero.
Che rimanga fieramente di destra, per carità.
Ma il post era per noi, perchè ci dobbiamo sempre ricordare che prima della politica, prima di destra e sinistra, prima di govani e vecchi, prima di vincere o di perdere, prima delle liste civiche, prima dei professori, prima dei professionisti romani, prima degli slogan e prima dei buoni propositi, PRIMA CI SONO LE PERSONE!!!
Dffidate sempre di quelli che mettono le persone dietro ai propositi.
Per noi anche Marco viene prima!
E' una questione di stile.
E' una questione di valori.
E' una questione di vita.
Noi la pensiamo così, siamo "in cammino..." e ...STIAMO ARRIVANDO!!!
L'essenza di una democrazia non sta solo nel principio secondo cui chi prende più voti governa, ma anche (direi soprattutto) nella capacità di rinnovare costantemente un confronto dialettico che sia costruttivo per tutti.
RispondiEliminaUna controparte di valore conta tanto quanto un buon alleato: non esiste buongoverno senza un'opposizione capace di pungolare, vigilare, stimolare e proporre. Lo abbiamo visto qui da noi, drammaticamente.
Terni ha bisogno di energie fresche e vitali, di teste pensanti, di occhi aperti, ovunque si trovino, ovunque decidano di collocarsi.
Un convinto in bocca al lupo a Marco, allora, credo sia doveroso, da parte di tutti.
Non c'è niente da dire.
RispondiEliminaSiete proprio bravi.
Grande Giampiero...
Gampier introduce un tema interessante: io mi accontenterei che nel centro destra ci fosse un rinnovamento (quelli sì che sò 20 anni che sono gli stessi).
RispondiEliminaPerchè con questa opposizione, si alarga il margine di errore anche di chi governa, e questo non è affatto un bene...
Vi invito ad andare a seguire qualche intervento di questi campioni in Consiglio Comunale...
Che non si offenda nessuno...
RispondiEliminaMa niente niente 'sto MArco 'ha la capoccia de marmo?
Ma come, lo trattano male nel PDL, lui si avvician a Baldassarre che lo ignora e lo sfrutta.
Allora torna dal PDL (parla di un esponente "illuminato"...sarà, io li conosco, e quelli di illuminato c'hanno solo l'ufficio).
Ci apprezza, ci ringrazia, ci stima ... ma...
Non ce la fà, dice, a non votare destra!
Ma come si fà?
Ah Riccà...ci sono delle imprese impossibili ah ahhahahahaah...
Grande Valentina.
RispondiEliminaTu l'hai scritto, e io l'ho pensato!!!
Ma dai....
Ma come si fà?
Sempre questo modo di pensare da provinciali!
RispondiEliminaSempre meglio quello che viene da fuori.
Sempre meglio il professionista di Roma.
Sempre meglio gli altri, chiunque siano!!!
E quest'anno la destra che ti va a fare?
NOn trova nessuno da candidare tra le sue fila (e questo non mi stupisce più di tanto) e ti và a inventare uno che a Terni c'ha soltanto dormito, uno che i partiti se l'è girati tutti a seconda delle convenienze (è partito dal PCI quando serviva ed è arrivato a FINI), uno che questa estate guidava una cordata per acquistare Alitalia e che ora, fulminato sulla "via di Damasco", sente il desiderio di occuparsi della nostra piccola città!!!
Ma pensa che generoso...
RAGIONIAMO CON LA NOSTRA TESTA!!!
RIMANDIAMOLO SULL'EUROSTAR 'STO PRESUNTUOSO SENZA COSTRUTTO!!!
Chiaro.
RispondiEliminaPreciso.
Secco.
Puntuale.
Ma ci voleva tanto a dire 'ste cose?
Evviva il Paolo furioso...che parla chiaro, senza tanti giri di parole.
Appunto!!!
RispondiEliminaHo conosciuto il blog da pochi giorni.
RispondiEliminaHo letto qualche post e soprattutto i commenti di tutti voi.
Non conosco Riccardo di persona, ma da questa mattina...sono anch'io "IN CAMMINO..."
Buona giornata a tutti!
..capperina ragazzi, in che argomento ci siamo andati a “impelagare”(leggi a “cimentare”)!! Un argomento estremamente affascinante e complesso! E per fare chiarezza toccherebbe, come fanno i salmoni, risalire il fiume fino ad arrivare alla sorgente!!
RispondiEliminaE mi fa specie che in alcuni casi qualcuno di noi si sia sorpreso.
Caro amico Marco, ciò che hai riportato come tua esperienza politica di questi giorni non deve sorprenderti: nella tua stessa scelta ideologica c’è la spiegazione di quanto hai potuto testare con mano! E un uomo di destra, come ti sei autodefinito, fa specie che si meravigli di fronte a un accaduto che appartiene al patrimonio genetico della destra stessa. Cercherò di spiegarmi meglio, sperando di non divenire troppo pesante. Purtroppo, fare una sintesi su questo argomento, cercando di essere chiari e soprattutto sforzandosi di rimanere obiettivi, è cosa veramente difficile. Non prendetemi per chi vuole fare il professorino (anche perché mi farò aiutare dalle parole dei Sigg. Bobbio e Cordi), lungi da me tale pensiero, ma questo blog credo sia nato anche per dipanare argomenti e ragionarci sopra no?!? E poi, mi farò aiutare dalle parole di
Allora, per capire il dualismo destra e sinistra, bisogna fare un grande salto all’indietro nella storia e risalire almeno a un 220 anni fa circa. E cioè al 1789, anno che tutti ricordiamo per la più grande rivoluzione di tutti i tempi: la rivoluzione francese.
Ora, il sistema politico che domina in Europa dal XVI° sec. è quello dello stato assoluto. Si tratta di una forma di monarchia nella quale tutto il potere è nelle mani del sovrano il quale è il solo rappresentante di quello stato di fronte al complesso dei cittadini e degli altri stati. “ L’Etat cet moi “, la celebre affermazione di Luigi XIV° di Francia, sintetizza perfettamente il concetto che è alla base di questo modello politico. Siamo quindi alla presenza di un sistema in cui il complesso dello spazio politico è occupato da una sola entità ( monarchia ). La Rivoluzione Francese del 1789 fa subire un serio contraccolpo al concetto di stato assoluto. Le rivendicazioni del Terzo Stato fanno entrare sulla scena i prodromi di un processo che sarà destinato, nei secoli a venire, ai più grandi sviluppi. Nell’alfabeto politico ed istituzionale di ogni stato e delle future nazioni nascenti entreranno, infatti, da allora i principi del liberalismo di stampo classico. Per quello che concerne le tecniche di governo, il linguaggio della politica e la società, considerata nel suo insieme, a causa della Rivoluzione Francese accade un’altra circostanza che sarà destinata ad avere ampie ripercussioni. Questa circostanza storica, a prima vista, potrebbe sembrare non proprio centrale e persino irrilevante all’interno dell’economia complessiva degli avvenimenti in questione. MA..
All’Assemblea nazionale costituente del 1789 i fautori di un forte potere monarchico presero tutti posto alla destra del presidente mentre i rappresentanti delle correnti più avanzate, antimonarchiche e democratiche sedettero alla sua sinistra.
Gli storici politici ma anche quelli della società, del costume e della cultura furono concordi nel ritenere quella circostanza come paradigmatica per la storia dell’umanità.
Da quella circostanza del tutto casuale, infatti, si fa derivare la nascita di due entità politiche nuove. Esse prenderanno il nome da tale suddivisione spaziale e saranno, rispettivamente, la destra e la sinistra.
Lo spazio della politica subisce ora una mutazione. Viene segato in due parti. Una linea orizzontale separa due entità ( le quali, prese assieme, impegnano la totalità della politica ). Da una parte di questa linea c’è la destra, dall’altra la sinistra.
Il filosofo torinese Norberto Bobbio, nel 1994, ha pubblicato un agile volumetto dal titolo Destra e sinistra per l’editore Donzelli (che consiglio a tutti di leggere). In quel libretto, Bobbio affrontava la questione di quale fosse il nucleo originario che distingue destra e sinistra.
Bobbio parte considerando le due entità della destra e della sinistra come dei “ tipi ideali “. Ovvero non come due nuclei sistematici stabiliti una volta per tutte (col consenso della maggioranza degli studiosi) e neppure come delle formazioni storicamente date (o da darsi) che si avvicendino e si affianchino lungo il corso degli avvenimenti umani. Una volta fatto ciò, Bobbio nel capitolo IV dal titolo Alla ricerca di un criterio di distinzione, offre un criterio terminologico per definire le due parti. Egli afferma: “il criterio più frequentemente adottato per distinguere la destra dalla sinistra è il diverso atteggiamento che gli uomini viventi in società assumono di fronte all’ideale dell’eguaglianza , che è, insieme a quello della libertà e a quello della pace, uno dei fini ultimi che si propongono di raggiungere e per i quali sono disposti a battersi“.
Ora, dunque, il concetto di uguaglianza è un concetto relativo e non assoluto: si è uguali sempre rispetto a qualcosa e mai singolarmente (come, ad esempio, si è liberi). Lungo il corso della loro storia, gli esseri umani si sono imbattuti in un concetto che hanno chiamato “uguaglianza“ e si sono accorti che esso poteva rappresentare uno dei fondamenti del vivere civile in ogni tempo e luogo.
Se vengono presi per se stessi o in rapporto alla totalità della natura o dei loro simili gli uomini possono essere sia “uguali“ che “disuguali“ (in qualcosa).
Sarà definibile come destra quel particolare programma politico che, partendo dal dato di fatto che gli uomini sono sia uguali che disuguali, giudica più importante ai fini della pacifica convivenza privilegiare ciò che fa sì che essi siano diversi rispetto a ciò che li rende uguali. Del pari, partendo sempre dalla constatazione di fondo che gli uomini sono tanto uguali che disuguali, la politica della sinistra è quella che mette in evidenza in misura maggiore e ritiene più rilevante ciò che li accomuna piuttosto che ciò che li separa. E fin qui Bobbio. Ma l’uguaglianza, in se un qualcosa di sociale. Nel momento in cui gli esseri umani fra loro si accorgono di essere “ uguali “ in una cosa e prendono atto di questa situazione come di una possibilità d’arricchimento, essi, politicamente, saranno portati ad attribuire un valore positivo al principio di uguaglianza. L’esatto opposto succede quando essi si rendono conto di essere “uguali“ in alcune cose ma vedono come ad un ostacolo ai loro fini. Naturalmente, in senso generale, “uguali“ e “diseguali“ si può essere (o definirsi) in numerosi modi e per motivi che sono i più diversi. Lo si può essere per natura o per cause culturali. Per merito o per fortuna. Per scelta o per abitudine. La destra e la sinistra (viste sempre come “ tipi ideali “ ) trovano la loro ragion d’essere ( ed i principi ispiratori dei rispettivi programmi) nella constatazione per la quale esse considereranno, l’una, gli uomini più disuguali che uguali e l’altra, più uguali che diseguali. La diade e la frammentazione orizzontale destra-sinistra esaurisce, così, la totalità dello spazio politico. Gli uomini, a seconda delle loro idee, aspettative e motivazioni, aderiranno ad una sola delle due parti. E del pari, al livello della ordinaria vita sociale, destra e sinistra sono discriminanti. A fronteggiarsi non sono solo due fazioni politiche, ma due diverse visioni del mondo, due atteggiamenti culturali e morali, due distinti immaginari (individuali o collettivi). Dal 1789, la destra e la sinistra costituiscono due luoghi della comune esperienza degli individui sulla terra; due segni in cui, ogni giorno, ci si imbatte e su cui si è chiamati a confrontarsi; due riferimenti culturali certi e diffusi. Queste due entità ci sono state e ci sono, hanno avuto un significato e ce l’hanno ancora. Costituisce un’esperienza quotidiana imbattersi in destra e sinistra su titoli di giornali, manifesti, pubblicità, situazioni, discorsi, scelte e atteggiamenti.
E analogamente, l’opera reale conduce, di nuovo, al concetto attraverso la strada dell’analisi e del ragionamento. Il principio di uguaglianza, nella fattispecie, risulta essere quel grumo irriducibile ed ineliminabile che è, allo stesso tempo, storico, ideale ed esistenziale. Esso identifica la diade destra/sinistra al meglio e con la più grande autorità. I contrasti di idee, che stanno alla base della distinzione fra destra e sinistra, portano, volta per volta, queste due fazioni ad accentuare alcune istanze piuttosto che altre. Ad esempio: per quel che riguarda i fattori della produzione, la destra porrà più attenzione sul capitale che sul lavoro (al contrario, la sinistra). Nei rapporti fra le istituzioni: la destra prediligerà il privato piuttosto che il pubblico, la sinistra, sarà per il pubblico e non per il privato. Sui rapporti fra le parti di una negoziazione economica: la destra porrà l’accento in misura maggiore sul confronto, la sinistra, sulla cooperazione. Per quanto riguarda le relazioni fra le diverse entità economiche: la destra è a favore della concorrenza, la sinistra è per la collaborazione. E (ancora nell’ordine del solo universo economico), posizioni diametralmente opposte destra e sinistra assumeranno riguardo a centinaia di questioni. Politiche di diverso tipo esse avranno sui problemi relativi ai gruppi sociali emergenti, alle richieste pacifiste, ai movimenti ecologisti, alle rivendicazioni ambientaliste o animaliste, alle necessità fondamentali della società (salute, scuola, abitazione), alla sensibilità ed amicizia internazionale, alle aree povere, depresse, sottomesse, al piano culturale sul quale si deve regolare ogni decisione di natura economica (assunta da una determinata istituzione o nazione o paese), sui diritti dell’uomo, dell’infanzia, della terza età, dei deboli, ecc. La destra proporrà strategie che terranno più conto della diversità che dell’uguaglianza. La sinistra sceglierà la similarità piuttosto che la differenza. Caso per caso ed in maniere diverse, ovviamente.
Le due porzioni dello spazio politico, destra e sinistra, fondate, come sono, su un concetto di natura relativa, a loro volta: saranno due porzioni relative. Estremismi e moderatismi sono sempre possibili per ogni destra e per ogni sinistra e per ogni ripartizione dello spazio politico in una destra ed in una sinistra ( ne è un esempio la diffusione dei movimenti extraparlamentari, che possono essere naturalmente sia di destra che di sinistra, all’interno delle democrazie parlamentari di stampo occidentale ).
Ed inoltre, i due concetti di destra e sinistra, oltre che non essere concetti assoluti non sono neanche delle qualità intrinseche dell’universo politico. Sono solamente due porzioni di quello spazio ideale che ogni gruppo umano, nel complesso delle attività che lo coinvolgono, destina alla politica.
Potremmo anche dire che in verità ed in senso più generale, la suddivisione spaziale della politica è solo un modo abbastanza utile per constatare che esistono maniere differenti di vedere le cose. Di interpretare la società da parte della politica. Ciò, del resto, è invitabile. I problemi sono complessi e coinvolgono interessi, aspettative e ideologie che variano per come varia la società. Raggruppare tali interessi in due sole categorie: è certo un fatto comodo; ma è anche un modo molto raffinato che l’uomo ha a disposizione per restituire dignità al proprio pensiero. E per capire meglio ogni problematica che agiti la collettività. Gli uomini sono più uguali o più disuguali ? La risposta è: dipende da quale punto di vista li si consideri. E’ giusto questo punto di vista che fa la differenza. Guardare ai fatti umani da una certa angolazione vuol dire che, comunque, si è già stabilita un’ angolazione. Tale scelta sarà stata fatta in base a delle motivazioni. Le quali sono sempre di natura razionale. Se è vero che c’è, sempre, una base emozionale per ogni scelta e motivazione, è altresì vero che nessuno fa niente per niente o calcolando niente. Quantomeno, costi e benefici si porranno sempre davanti a ciascuno. Esiste un ragionamento logico che porta a far stare da una tale parte. Nella politica, come nella vita di ogni giorno.
Dalla combinazione degli elementi emozionali e razionali si genera, in senso lato, ogni scelta. Che attribuisce un punto di vista. Il quale fa la differenza. Il cerchio è chiuso.
Da un certo punto di vista gli uomini appaiono meno uguali che disuguali. Da un altro: meno disuguali che uguali.
Questo è un modo di vedere e di argomentare proprio ad ogni essere umano.
Quindi nessuna sorpresa Marco, nemmeno quando Paolo ti ricorda che:
“E quest'anno la destra che ti va a fare? Non trova nessuno da candidare tra le sue fila (..O MEGLIO, NON TROVA QUALCUNO GIUDICATO ALL’ALTEZZA DEL COMPITO, QUINDI, DA LEGGERE COME: “TERNI NON HA RISORSE UMANE CAPACI“ -> a me, un dubbio viene..) e ti và a inventare uno che a Terni c'ha soltanto dormito, uno che i partiti se l'è girati tutti a seconda delle convenienze (è partito dal PCI quando serviva ed è arrivato a FINI), uno che questa estate guidava una cordata per acquistare Alitalia e che ora, fulminato sulla "via di Damasco", sente il desiderio di occuparsi della nostra piccola città!!! (QUANTO DETTO SOPRA DOVREBBE AVER CHIARITO QUALCOSA: per una certa parte di uomini NON CONTA IL PERCORSO, MA L’ARRIVO IN QUANTO MEZZO DI DISTINZIONE -> caro Marco, è un fatto storico, per una certa parte di uomini, fin quando non dimostri quanto sei “bravo” o meglio quanto sei capace di arrivare, sei nessuno -> non è un caso che l’attuale leader del centro-destra italiano, sia alla continua ricerca di personaggi in un qualche modo già affermati, “arrivati”, quindi presumibilmente “capaci” e perciò degni di nota.. -> viceversa, se non sei in quell’élite, non ti puoi aspettare saluti, ringraziamenti e/o riconoscimenti, rimani nessuno.. -> a me, un dubbio viene..).
E per concludere: saluti a tutti, belli e brutti!!
Ahahahahaha.. ;-)
Lo vedete che amici che c'ho?
RispondiEliminaGrande Ale...
Mammamia Alessandro che bel commento.
RispondiEliminaMagari non intervieni spesso, ma è un piacere quando lo fai.
L'ho lett tutto d'un fiato.
E capisco anche Riccardo quando ti fa i complimenti pubblici...
Cosa dire: condivido tutto.
Beati noi, che abbiamo persone come te "IN CAMMINO..."
Alessandro, ho capito, ma se continui a scrivere tutto questo, te facciamo uscire "a dispense".
RispondiEliminaAh ah ahhah ahahh...
Scherzi a parte, l'anlisi che hai fatto la condivido.
E proprio per questo non vedo l'ora di "dare gas"...
Daje RIC, che noi siamo pronti!!!
C'ha ragione Massi76 riguardoalla lunghezza del commento, ma anch io la vedo come Alessandro.Così ho deciso di citarlo:
RispondiElimina"Ed inoltre, i due concetti di destra e sinistra, oltre che non essere concetti assoluti non sono neanche delle qualità intrinseche dell’universo politico. Sono solamente due porzioni di quello spazio ideale che ogni gruppo umano, nel complesso delle attività che lo coinvolgono, destina alla politica.
Potremmo anche dire che in verità ed in senso più generale, la suddivisione spaziale della politica è solo un modo abbastanza utile per constatare che esistono maniere differenti di vedere le cose. Di interpretare la società da parte della politica."
Bello, semplice e chiaro!
Grazie Davide, per avermi fatto conoscere questo blog.
RispondiEliminaAnche io mi metto "in cammino..."
Non ho molta esperienza, ma ci stò!
Anche io ho visuto un'esperienza simile a quella di Marco, e, come lui, sono rimasto deluso e mi sono allontanato.
Meglio così.
.."in cammino.."!! ;-)
RispondiEliminaAlessandro, che dire?
RispondiEliminaW tutti quelli che scrivevano un tema più lungo di quattro colonne!!! :-)
ah ah ah ahahahahah...
RispondiEliminaGrande lalety... campionessa del mondo!!!
Allora... da dove posso incominciare... beh diciamo che io non mi sono mai occupato di politica e non perchè non mi interessasse, ma perchè l'idea che mi ero fatta era quella di molte persone e cioè... "tanto la politica la fanno sempre i soliti... gira che ti rigira sono sempre quelli e in questo paese non si riuscirà a cambiare mai niente".
RispondiEliminaPoi un giorno, grazie alla Polisportiva comincio a conoscere un certo Riccardo che mi fa... "i giovani vogliono prendersi questa città!!!" Fra me e me pensavo... ma si, quando mai!!! non s'è mai visto... i giovani... qui se non hai almeno 70 anni neanche ti puo avvicinare.
Ed invece piano piano con stupore ho conosciuto un mondo in cui ci sono veramente un sacco di giovani che stanno cercando di PRENDERSI LA CITTA' e allora mi sono detto... cavolo io c'ho 35 anni e devo dargli una mano a PRENDERSI QUESTA CITTA' perchè è come se me la prendessi io. Cioè quello che pensavo non si postesse fare.
Ciao Riccardo,
RispondiEliminati volevo soltanto fare un appunto su quante parole fantasione sono state scritte in precedenza su un certo Marco.
Ho conosciuto come te questo gazzo su facebook, quel Marco che hai presentato come ventinovenne laureato in sociologia che ti racconta del Pdl di Terni e che sembra ti abbia dichiarato di essere entrato nel "Comitato Elettorale del Professore Baldassarre".
Ebbene, come tu sai, chi ti stà scrivendo fa parte dell'Associazione "Rinnoviamo Insieme Terni" e ne fa parte dal giorno della sua creazione...parlandoti più direttamente, ti assicuro di non aver mai visto questa persona all'interno del così da lui dichiarato "Comitato Elettorale" e ti assicuro altresì che all'interno della lista civica "Baldassarre Sindaco" non cisaranno elementi dichiaratamente di destra come questo Marco.
Ti premetto che lo scrivente, all'interno dell'Associazione "Rinnoviamo Insieme Terni" si trova molto bene, non ci sono come detto "professionisti di Roma", siamo molti giovani ternani pieni di idee nuove e insieme al Professore collaboriamo fattivamente ed in ottima armonia per il milioramento e lo sviluppo della nostra amata città.
Il Marco, non lo ho mai visto nè come iscritto all'Associazione, nè come semplice frequentatore o visitatore occasionale.
Mi dispiace smentire ciò che è stato precedentemente detto e irrealisticamente ricamatoci sopra da molti bravi ragazzi che frequentano questo meraviglioso blog.
Poi aggiungo, che da notizie apprese su facebook, sembra che quel Marco, attualmente vada a dire che si candiderà nelle liste del Pdl di Terni, nulla a che fare con la lista civica "Baldassarre Sindaco" e in contraddittorio quindi a tutto quello che sembra ti abbia raccontato.
Comunque a parte qualche ragazzo che riempie con fantasie questo blog, considero sempre un buon "cammino" da percorrere insieme...
I miei più cordiali e rispettosi saluti
GALLI Luciano
beh, questa non è male!
RispondiEliminaBaldassarre non c'entra niente col PDL...
Ma fammi capire, non era forse lui che la settimana scorsa a fatto in POMPA MAGNA l'apparentamento col PDL, alla rpesenza di GASPARRI in sala consiliare?
Almeno Ciaurro (chesi rivoterà nella tomaba per i paragoni assurdi...) aspetto qualche mese dopo il voto per "deviare a destra".
SUBITO COL PDL... ALTRO CHE LISTA CIVICA.
Capisco l'imbarazzo, ma queto è!
Ti stimo Luciano, ma stavolta hai parlato troppo presto...
Ciao, Vittorio Micheli.