Una giornata che mi ha lasciato l'amaro in bocca. In Consiglio Comunale ho assistito ad un teatrino imbarazzante (e chi mi ha seguito su facebook sa di cosa parlo...). Una cosa però l'avevo già annunciata: avrei chiesto conto alla Società Ternana Calcio (ed al nostro dinamico assessore allo sport) dei soldi che, per convenzione, devono dare al Comune di Terni per l'utilizzo del mitico Libero Liberati. Un atto di indirizzo al fine di tutelare diritti e spettanze avanzate dal Comune nei confronti della Ternana Calcio, unitamente al patrimonio impiantistico sportivo costituito dallo Stadio Liberati, con il quale si chiede che il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e la Giunta ad attivare, senza ulteriori indugi, gli uffici preposti al fine di risolvere con effetto immediato la convenzione tra il Comune e la Ternana Calcio per reiterata morosità del concessionario, così come previsto all’art.5 della stessa. Tutto questo in considerazione del fatto che, a partire dal mese di maggio, la II commissione consiliare ha avviato un iter istruttorio che ha accertato una pesante esposizione debitoria della Ternana Calcio nei confronti del Comune e che tale iter si è concluso con l’approvazione di un atto d’indirizzo da parte del Consiglio che fissava nel termine di giorni 30 il limite ultimo per la società di via Alerdi per presentare completa documentazione attestante i presunti lavori svolti per conto del Comune.
Il termine è abbondantemente scaduto ed anche la nostra pazienza si è ormai esaurita. In questa baraonda, che parla di miserie, affarucoli mancati, personaggi di quart'ordine, prese in giro e delusioni, proclami altisonanti e schiaffi in faccia, sconfitte umilianti ed interviste impossibili, si inserisce l'ennesimo esonero dell'allenatore di turno... Lo stato d'animo ve lo spiego meglio utilizzando un video di qualche mese fa. Questo è Enrico Brizzi, lo scrittore, nel pieno di ITALICA 150. Siamo nelle Marche a Pieve di Torina; è la sosta per il pranzo al chilometro 15,5 dalla partenza. Ne mancano ancora 16, di salita, fino a Visso.
Nel video Enrico ci parla della passione, quella vera, per i colori della propria città. Ricorda bene il Brix gli ultras delle FERE...tempi di "scontri epici" e di RISPETTO. Perchè, per la nostra città, il tema del calcio ha da sempre rappresentato un imprescindibile elemento di coesione sociale e di senso della Comunità (quando non di riscatto vero e prorio); sin da quando una marea di tifosi festanti la domenica dopo pranzo si incamminava a migliaia lungo Viale Brin, alla volta del campo dell'Acciaieria (ma Longarini o Deodati che ne possono sapere?).
Speriamo di poterla rivivere quella PASSIONE. Nel frattempo...che magone amici miei. Per quanto mi riguarda ho detto basta! E voi?
Il termine è abbondantemente scaduto ed anche la nostra pazienza si è ormai esaurita. In questa baraonda, che parla di miserie, affarucoli mancati, personaggi di quart'ordine, prese in giro e delusioni, proclami altisonanti e schiaffi in faccia, sconfitte umilianti ed interviste impossibili, si inserisce l'ennesimo esonero dell'allenatore di turno... Lo stato d'animo ve lo spiego meglio utilizzando un video di qualche mese fa. Questo è Enrico Brizzi, lo scrittore, nel pieno di ITALICA 150. Siamo nelle Marche a Pieve di Torina; è la sosta per il pranzo al chilometro 15,5 dalla partenza. Ne mancano ancora 16, di salita, fino a Visso.
Nel video Enrico ci parla della passione, quella vera, per i colori della propria città. Ricorda bene il Brix gli ultras delle FERE...tempi di "scontri epici" e di RISPETTO. Perchè, per la nostra città, il tema del calcio ha da sempre rappresentato un imprescindibile elemento di coesione sociale e di senso della Comunità (quando non di riscatto vero e prorio); sin da quando una marea di tifosi festanti la domenica dopo pranzo si incamminava a migliaia lungo Viale Brin, alla volta del campo dell'Acciaieria (ma Longarini o Deodati che ne possono sapere?).
Speriamo di poterla rivivere quella PASSIONE. Nel frattempo...che magone amici miei. Per quanto mi riguarda ho detto basta! E voi?
grande Enrico!
RispondiEliminaERA ORA!
RispondiEliminaCacciatela via questa marmaglia e con loro tutti i cortigiani.
Meglio la dignità di una serie minore che queta presa in giro.
avete aspettato anche troppo. Questo teatrino con Deodati che prende e lascia, Longarini che c'è e non c'è, gli esimi fratelli Montemari...
RispondiEliminaChe pena.
Meglio fallire e ricominciare con dignità, ha ragione Marco.
Certo che questo Brizzi è proprio forte!
ma l'hai seguita la trasmissione di Ivano Mari ieri sera a Tele Galileo?
RispondiEliminaCerto che quel tuo "collega" consigliere c'ha proprio la faccia come il culo...
CACCIATELI VIA TUTTI!!!
Voi siete il Consiglio Comunale, e se non lo fate voi, MI DITE CHI CI DEVE TUTELARE DA QUESTI BUFFONI???
ma che ne sanno questi di quanto abbia significato la Ternana per la nostra città.
RispondiEliminaQuanti ricordi...
Io non riuscivo a comunicare con mio padre in nessun modo da piccolo. Però la domenica le cose cambiavano: dopo pranzo mi portava allo stadio e parlavamo. Della partita, della squadra, del gioco.
Era un modo per entrare in sintonia.
Quanto mi mancano quelle domeniche e quanto mi manca la mia Ternana.
bella testimonianza Edoardo.
RispondiEliminaGrazie davvero...
Succede spesso anche a me. Ogni volta che vado allo Stadio ripenso a mio padre, che ora non c'è più.
RispondiEliminaMi portava al mitico stadio di Viale Brin, per mano.
Camminavo accanto a lui, per mano, tra un mare di persone festanti.
Quanta sana allegria...
Ricordo che Viale Brin era una festa, la gente ci salutava dalle finestre, qualche vecchietta offriva anche il caffè.
Che tempi ragazzi miei. Altro che questa banda bassotti.
Belle storie. Si potrebbero raccogliere almeno in un post, visto che si intrecciano con le abitudini e le passioni della nostra città.
RispondiEliminaIo non ho vissuto quei tempi, mi piacerebbe legger qualcosa in più.
Devo dire che l'atto di indirizzo sulla richiesta di risoluzione della convenzione con la Ternana Calcio per morosità della stessa società è pienamente condivisibile. La pazienza ha un limite, e la dirigenza rossoverde anche questa volta ha dato dimostrazione di non voler rispettare gli impegni assunti. Per il resto i risultati e le vicende relative al possibile passaggio di quote poi per ora saltato, si commenta da solo. Deodati prima annunica grandi progetti, poi non è vero nulla. La nostra città, la nostra stroai calcistica merita ben altro, e allora credo sia il caso di avviare a questo punto una seria riflessione...forse è meglio ricominciare da zero!
RispondiEliminaQuesto Brizzi dice le stesse cose che sento ripetere da tifosi di tutta Italia, abituati a rispettare una tifoseria appassionata.
RispondiEliminaCerto che adesso a vedere gli spalti del Liberati vuoti viene un'amarezza.
ha ragione Feel86.
RispondiEliminaMolto meglio ricominciare da zero, amche perchè questi SONO ZERO. Almeno si potrà tornare allo Stadio senza sentirsi presi in giro. Con questo ricatto di tenerci appesi ad una serie C orrenda ci continuano a prendere in giro. Avete fatto bene a presentare ques'atto. E come sempre fai bene tu a parlarne in modo pubblico.
guardavo lo scandalo di Genova di questa sera, il calcio, quello delle famiglie, degli sfottò, dei colori e delle pacifiche domeniche allo stadio è finito.
RispondiEliminaPurtroppo!
ieri sera t'ho visto a Teleterni.
RispondiEliminaAutorevole!
ho letto che il debito ammonterebbe a circa 700.000 euro?
RispondiEliminaAnnamo bene! Ma quella caricatura di assessore allo sport che avete messo lì non dice niente? Intanto a noi le bollette ci aumentano e togliamo pure i sussidi alla povera gente.
Fanculo al calcio. A questo calcio!