Vai cigno, vai...

Col maestro è diverso, ma con me Tommaso se ne approfitta.
Piglia la discesa dritto per dritto (e lo sa fin tropo bene che mi gela il sangue); apre le code e senza curve viene giù, qualunque sia la pendenza. La cosa buffa? Ha preso in pieno un vizio di famiglia che mi accompagna da sempre, sugli sci come negli altri sport: se la canta.
Sfreccia davanti al telefonino con cui Daniela riprende questi 20 secondi di video, canticchiando beato e non mi resta che riunire gli sci e seguirlo. Superato il primo momento di paura, mi adeguo e gli urlo dietro: vai cigno, vai! La stessa frase che urla Montesano a Pozzetto mentre, ne "I Piedipiatti" (film da oscar!)), rincorrono per le calli di Venezia un poco di buono. Stiamo già con un piede in macchina e l'altro nello scarpone. Un salutone a tutti: da domani, per 7 giorni, ricevo previo appuntamento, al quarto pilone della Gran Risa. E, come diceva mia nonna, "chi vuole Cristo se lo prega"...

E speriamo proprio di festeggiare con polenta e capriolo, il 14 a sera, la caduta del peggior Governo che la nostra storia repubblicana ricordi. Ci credo poco, che le miserie umane ed i teatrini del mercimonio sono duri a morire. Ma...hai visto mai?