domenica 18 gennaio 2009

oggi è un giorno nuovo...

"... if you and I made it this far, well then hey, we can make it all the way... And they said no we can’t and we said yes we can remember it’s you and me together... "

Guardo le immagini e sento la musica, ma ancora non ci credo. Oggi l'America non è lontana, anche a guardarla da una piccola città dell'ultima provincia dell'Impero.

Ti guardo sorridere e penso che, in fondo, niente è impossibile: che sia davvero un nuovo giorno Barack, che le speranze del mondo guidino le tue scelte. Perchè Obama è già un simbolo per quanti hanno grandi sogni, per quelli che non si rassegnano e si mettono in gioco, per quelli delle "sfide impossibili"... (e nel nostro piccolo, ne abbiamo di sfide complicate davanti...)

Anche le bombe di Gaza si fermano, oggi Obama diventa Presidente e forse un mondo migliore è più vicino. Da oggi anche Obama si mette davvero in cammino... e noi ci sentiamo decisamente meno soli.

... " It’s a new day! It’s been a long time waitin’ waiting for this moment. It’s been a long time prayingPraying for this moment. We hope for this moment and now that we own it for life I will hold it and I ain’t gonna let it go... " (Will.I.Am.)

24 commenti:

  1. Bellssimo Ric, in 3 righe hai riassunto tutte le speranze di milioni di persone.
    Yes we can...era uno slogan.
    Ma da oggi Obama potrà dimostrare che non erano solo parole.
    Un altro mondo è possibile...noi lo sappiamo!

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  2. ehhhh...lo sapevo che stavi pensando anche tu alla stessa cosa.
    Miracoli dei sognatori impenitenti.
    Questa volta però la realtà ci ha spiazzato a tutti.
    Yes we can, Riccardo.
    Tante volte abbiamo parlato che ci sarebbe voluta una svolta, speriamo che Obama possa essere la scintilla che accende questo "nuovo corso".
    Coraggio, come diresti tu..."in cammino".

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  3. ...inguaribili nottambuli !!!
    Ne riparliamo domani.

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  4. Oggi al Lincoln Memorial passa di nuovo la storia.
    Dopo quel 28 agosto del 1963 in cui Martin Luther King pronunciò il suo memorabile discorso che cominciava con le parole “I have a dream”, davanti al monumento dedicato al presidente che aveva proclamato l’emancipazione degli schiavi neri cento anni prima.
    Oggi il mondo torna a guardare agli Stati Uniti con tanta speranza, perchè come dice Obama, "a poche generazioni è stato chiesto di affrontare sfide così serie come le nostre: la nostra nazione è in guerra, la nostra economia è in crisi e milioni di americani hanno perduto i loro posti di lavoro e le loro case".
    E speriamo che lo sforzo del Presidente non si esaurisca ai problmi degli Stati Uniti...

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  5. In bocca al lupo al 44° Presidente degi Stati Uniti d'America !
    E che faccia in modo che da oggi sia davvero "un nuovo giorno"...

    Grande il suggerimento di Michele...Sweet Home Chicago !!!
    (perchè non la inserisci nello spazio dei video musicali?)

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  6. Bravo Ric, non bisgona mai smettere di sognare perchè tutto è possibile. ''I have a dream''. Il celebre discorso di Martin Luther King prende vita nel sogno realizzato di Barack Obama che, domani, si insediera' ufficialmente alla Casa Bianca come 44mo presidente degli Stati Uniti.
    Obama non ha paura dell'enormita' del compito che lo attende, è fiducioso come non mai: "gli Stati Uniti d'America resisteranno, il sogno dei nostri fondatori vivra' ancora".
    Oggi è un bel giorno anche perchè sempre che nasca una piccola speranza di pace anche a Gaza, dopo la perdita di oltre mille vite.
    L'aria nuova, di un mondo migliore speriamo arrivi un pò anche nella nostra realtà ternana; ne ha davvero bisogno.

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  7. Questo è l'elenco delle guerre in corso nel mondo:
    Abkhazia (Georgia), Aceh (Indonesia), Afghanistan, Algeria, Angola, Birmania, Burundi, Chiapas, Cecenia, Colombia, Congo Brazzaville, Costa d'Avorio, Eritrea Etiopia, Filippine , Iraq, India, Kashimir, Kurdistan, Liberia, Molucche Macedonia, Madagascar, Medio oriente, Nepal, Nigeria, Paesi Baschi, Papuasia Occidentale, Repubblica Centrafricana R.D.Congo, Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sri Lanka, Sudan e Uganda.

    Buona fortuna ragazzo di Chigaco...il lavoro non manca!

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  8. Non lo sò... anche io ho salutato con grande entusiasmo l'elezione di Obama a Presidente degli Stati Uniti.
    Da un pò di tempo a questa parte, però, comincio a temere che, viste le proporzioni della crisi che ha investito il mondo e gli USA, Obama sarà prevalentemente occupato sul fronte interno.

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  9. ieri, su la 7, ho visto W. di O.Stone.mamma mia ragazzi...come diceva Marina Massironi:"rabbrividiamo".
    La speranza intorno a Obama è tanta, tantissima (oggi sembra che abbia l'80%degli americani dalla sua.ha convinto anche chi non l'ha votato).
    Di certo quest'uomo non potrà volare ma può fare molto e di sicuro può invertire la rotta che il mondo sembra avere preso.
    Tra poche ore, quando in America sarà mattina la famiglia Obama entrerà alla casa bianca, farà colazione con i Bush e poi questi ultimi usciranno DAL RETRO (è vero, è tradizione così)per non rientrare mai più.
    Una villa a Washington: 700.000$, vernice bianca per dipingerla tutta: 50.000$, la soddisfazione di fare ciao ciao con la manina a Bush mentre esce per sempre...non ha prezzo.

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  10. Anche io ho visto il film diOliver Stone ieri sera, e mi sono convinta che famiglie potenti come i Bush, non escono di scena neanche quando "escono dal retro"...
    (il gioco di parole è voluto).

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  11. E siamo d'accordo.però un conto è un posto in fondo al pullman e un conto è guidarlo, il pullman.

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  12. ah ah ahahah.
    Conciso e tagliente.
    E bravo Bastiliani...

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  13. Ho cercato per un pò l'aggettivo più efficace per il discorso di Obama...

    Mi viene in mente solo... EMOZIONANTE!
    (e mi ci vorrà almeno un'oretta per raccogliere le idee e commentare a dovere)

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  14. La prima volta che ho visto Obama in tv - un annetto fa, credo - la prima cosa che ho pensato è stata "a questo gli tritano le ossa..."
    Mi era istintivamente simpatico, com'era inevitabile per uno che si faceva precedere sul palco dalle note di "City of blinding lights" degli U2.
    Tonico, convinto, guizzante senza apparire sfuggente; eppure, non so perchè, la simpatia che mi ispirava era intrisa più di tenerezza che di ammirazione, convinto com'ero che non ce l'avrebbe mai fatta, che non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di scomodare i poteri forti per farlo implodere, che con quel nome e quel colorito l'America non gli sarebbe andata dietro fino in fondo.

    Scrivo queste righe, più o meno un anno dopo, e quel 47enne in formissima ha da poco pronunciato il suo discorso di investitura a 44° Presidente degli Stati Uniti d'America, l'unico posto al mondo - ormai è certificato - in cui tutto, davvero tutto, è possibile.
    La lezione l'ha data Obama, dunque, e con lui l'America, che proprio nel momento in cui vedeva toccare il fondo della propria popolarità (dentro come fuori) ha trovato il coraggio e l'orgoglio di dimostrare urbi et orbi di non aver mai smesso di essere un baluardo di Libertà, una Democrazia con la D maiuscola pur traboccante di contraddizioni, paradossi e più d'una follia.

    E' ragionevole pensare che se Obama si fosse chiamato Mc"Qualcosa", fosse stato biondo e con gli occhi azzurri, quegli stessi discorsi, quegli stessi gesti che lo hanno portato a Washington non avrebbero fatto altrettanto con le migliaia di persone che hanno deciso di essere con lui e per lui, oggi, in un freddo da cani.
    Ma oggi è davvero uno di quei giorni che fanno da spartiacque, che aprono un varco, capaci come sono di far saltare dalla bocca parole retoriche come popcorn da una padella che frigge, e senza che una sola di essa appaia sprecata, o esagerata, o di troppo.

    Obama è in una situazione tremenda e facilissima al tempo stesso.
    Tremenda perchè eredita un'America disorientata e demoralizzata, scopertasi fragile dopo che più di un nodo è (finalmente!) venuto al pettine, ma che resta pur sempre LA Superpotenza, con tutte le responsabilità ed inimicizie che ne conseguono.
    Facilissima perchè, dopo 8 anni di presidenza "W", qualsiasi cosa farà - anche farsi fotografare al parco mentre dà da mangiare ai piccioni - lo farà sembrare agli occhi di tutti il nuovo JFK.

    Le aspettative sono grandi tanto quanto la benevolenza che (per ora) lo circonda.
    Obama ha l'intelligenza, la scaltrezza e il buon senso per farsi valere persino in un momento così, ma più che aspettarmi miracoli (ne ha già fatto uno enorme arrivando dov'è) sarei già ben contento se si limitasse a non combinare casini... se adoperasse ogni sua energia per ricostruire, tessere nell'ombra per restituire alla politica l'unica funzione capace di elevarla verso qualcosa di nobile: quella di SERVIRE LA COLLETTIVITA' NELLA SUA INTEREZZA, e non negli interessi dei soliti noti.
    Sarà chiamato a farlo ai massimi livelli, coi riflettori costantemente puntati addosso, e dovrà dimostrarsi talmente in gamba da continuare a inchiodare tutti con la forza delle idee, costringendo i suoi interlocutori a ragionare e convergere sulla sostanza - più che sulla forma - di ciò che farà.
    Sarebbe un bene per tutti, considerando ciò che rappresenta l'America nel mondo, NESSUNO ESCLUSO.
    E' questo il motivo per cui tifiamo per lui.

    Un grande in bocca al lupo a Obama, dunque.
    E un po' pure per noi.

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  15. Giampiero ha ragione... anche a me Obama ha fatto la stessa impressione la prima volta che l'ho visto: un misto di tenerezza e rispetto per una persona che sembrava nutrire un sogno ben più grande di lui.

    Dopo l'inarrestabile galoppata e la vittoria delle presidenziali americane, oggi quel quarantasettenne di colore dalle origini keniote ha prestato giuramento alla nazione ed al mondo, terminando il suo intervento con un'invocazione a Dio ... So help me God !

    E' l'alba di una nuova era... e tutti noi sappiamo di essere in cammino con lui, insieme a quanti credono nei valori del rispetto per la vita umana, della dignità, dell'uguaglianza e del rispetto.

    (e se penso che noi abbiamo eletto Berlusconi, amici miei, un pò mi vergogno...)

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  16. Grandissime aspettative n tutto il mondo per questo giovane presidente afro-americano.
    Ma l'emozioe più grande la riservo alla sensazione che in fondo, se ci si crede davvero, TUTTO E' POSSIBILE !!!

    Ecco perchè da oggi il nostro cammino è tracciato...
    Dai Ric, cominciamo a camminare sul serio...

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  17. Non me lo ricordare Riccardo...
    Gira sulla rete il filmato di quando Berlusconi è andato in visita al senato degli Stati Uniti... e fra tutti i vecchi senatori omaggianti, indovina chi era l'unico che lo ha ignorato?
    Esatto! Barack Obama!
    (solo che ora è diventato Presidente degli Stati Uniti... mò te lo saluto l'amico Bush...)

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  18. "...il mondo è cambiato e noi dobbiamo cambiare con lui..."
    ("... perchè il figlio di un uomo che meno di 60anni fa non poteva neanche essere servito in un ristorante, ora è davanti a tutti voi a recitare il più sacro dei giuramenti...")

    Questo dice Obama, questo è il suo messaggio al mondo.

    Io ci credo... noi possiamo farlo!?!

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  19. " Oggi siamo riuniti qui perché abbiamo scelto la speranza rispetto alla paura, l'unità degli intenti rispetto al conflitto e alla discordia.

    Oggi siamo qui per proclamare la fine delle recriminazioni meschine e delle false promesse, dei dogmi stanchi, che troppo a lungo hanno strangolato la nostra politica."

    Francamente non credo ci sia molto da aggiungere!!!

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  20. http://it.peacereporter.net/articolo/13836/Cina%2C+la+stampa+di+stato+censura+il+discorso+di+Barack+Obama

    La Cina è vicina.
    Ma annassero affa....
    FREE TIBET NOW!

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  21. Anche a me il discorso di Obama ha molto emozionato.
    Chiaro diretto, uno stile asciutto e sconosciuto al nostro modo di fare politica.
    Ho visto negli occhi di quelli accorsi al giuramento (mai così tanti nella storia degli Stati Uniti) l'orgoglio e la speranza.
    Beh, quella è la speranza del mondo che vuole decisamete cambiare strada rispetto alla politica di Bush.
    Ma soprattutto Obama è un esempio per tutti noi, perchè ci dimostra che in fondo tutto è pssibile!
    Ora tocca a noi!

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  22. Caro Michele...in Cina non si scherza.
    Neanche le Olimpiadi hanno scalfito per un attimo la cortina impenetrabile del regime.

    E' un tema interessante... ci facciamo un post.
    (mandami materiale).

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  23. Laogai;
    Charter 08;
    Tibet;
    (basta cercare queste parole su qualsiasi motore di ricerca);
    Rapporto 2008 di Amnesty International (http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/714),
    Rapporto di Human Right Watchs (http://www.hrw.org/en/node/79301)
    ecc.ecc...

    Putroppo sai quanto materiale!!!!
    Ciao....

    PS: Un plauso ad Angela Merkel (che invitò il Dalai Lama) ed al Consiglio Comunale di Brema: per gli scettici preoccupati delle eventuali ripercussioni "economiche" (si vede che vogliono comprare impiccetti da 2 soldi fatti da gente rinchiusa in campi di lavoro o difendere imprese italiane delocalizzate in Cina con questa fame di lavoro in Italia) si noti che nessuna azienda tedesca in Cina ha perso commesse.
    Per i nostalgici col paraocchi, beh non ci posso far niente.

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