Non c'è niente da dire. Se mi avessero detto, magari mentre contavo le stazioni da Terni a Perugia, a bordo della Centrale Umbra, lottando contro il sonno e la noia di un'ora e 45 lunghissimi minuti per 75 chilometri, che a Terni avremmo avuto l'Università, sarei scoppiato a ridere. Eppure ce l'abbiamo fatta, affidandoci essenzialmente alle nostre sole forze... Ora si tratta di "cambiare passo", come in tante altre cose. Ma si riparte da qui. Le immagini ritraggono le Facoltà di Terni, ma la scommessa è quella di rendere l'intero sistema cittadino più vivibile, moderno ed europeo.
Terni ha dalla sua una posizione strategica invidiabile, facilità di spostamento ed infrastrutture comode. Un'Università forte non fa solo crescere l'offerta culturale ed il fermento della città, ma può fungere da volano insostituibile anche per l'economia dell'intero territorio. Ora gli studenti fuori sede si muovono cercando sistemi cittadini in cui ci siano sicurezza, un basso costo della vita, residenze e convitti, strutture sportive convenzionate, spazi verdi attrezzati, locali divertenti, facilità di spostamento, un'efficace rete di trasporti pubblici urbani. Va tutto nella stessa direzione.
Non possiamo competere con Università che hanno centinaia di anni alle spalle, ma investendo nella strutturazione nuova della città, che tenga conto delle spinte più moderne e funzionali che siamo in grado di cogliere, coinvolgendo le nostre migliori risorse. Gli stessi che qualche anno fa hanno preso la valigetta e sono saliti su qualche treno, direzione quell'Europa lontanissima dalla piccola città operaia di Terni. C'è molta strada da fare, ma non ci spaventa...noi siamo "in cammino..."
Bello il video.
RispondiEliminaAd essere sincero ti dirò che alcune delle facoltà che hai ripreso non le avevo ancora viste.
Credo che tu abbia ragione a mettere in relazione il "modello di città" con le scelte degli studenti "fuori sede".
Molti infatti mi parlano della mancanza i sicurezza a Perugia.
La notte le ragaze non escono (se non accompagnate) e di certo il centro cittadino è oggetto di varie problematiche.
Credo che sia la strada giusta quella di investire sulle strutture residenziali; queste sono cose che fanno la differenza!
Mi convince questa ideea di migliorare la vivibilità della nosta città.
RispondiEliminaRIesco a cogliere il filo conduttore di tutte le tue coniderazioni, a partire da quando parlavi di Bicincittà o delle aree verdi attrezzate o dei concorsi di idee per architettura.
Però c'è una cosa che francamente voglio dirti: occorre che il Comune riesca ad essere più autoreole con l'Univesità di Perugia (cheè una brutta bestia).
Capisco che non è facile, ma se non ci provi tu, mi dici chi lo fà?
Certo che pensare che la nostra città sia una città universitaria, solo qualche anno fa, sarebbe stta un'utopia.
RispondiEliminaOra però, prim di pensare ad altri corsi e facoltà occorrerebbe rafforzare quelli presenti.
E soprattutto mi piacerebbe cheil rettorato (qello unico) venga posizionato al centro dellacittà, che dia il senso della CENTRALITA' dell'Università.
E penso all'edificio dell'ex Foresteria della Terni.
Che ne dici Ric?
oh, Riccà, sai quanti pagherebbero per avere dei consulenti come quelli che hai tu? Non scherzo!
RispondiEliminaTre gli interventi prima del mio e tre tracce da seguire subito: sicurezza della città, autorevolezza dell'Amministrazione e centralità/visibilità dell'università.
Che dire?
Solo questo: la gente sveglia, in questa città, non manca e il fatto che si ritrovi qui vorrà pur dire qualcosa, no?
Io credo che Marco Torricelli abbia proprio ragione.
RispondiEliminaSeguo il blog ma intervengo poche volte.
Mi piacciono tutti gli spunti che vengono fuori, dimostrano che questa città non è addormentata come qualcuno vuole farci credere.
E non servono neanche i "CONQUISTADORES".
A buon intenditor...molto CAMMINO...
Hai proprio ragione Marco.
RispondiEliminaLe idee che leggo tra i commenti del blog, su facebook o nel sito sono davero preziosi e dimostrano una preparazione e un entusiasmo rari...
Però siccome alcuni parlano di "contenuti", vorrei precisare una cosa:
quando parliamo di Università DOBBIAMO essere in grado di percorrere entrambe le strade: quella dell'offera culturale e quella della vivibilità della città; i 2 aspetti sono correlati.
Certo, ci devono essere offerte formative valide ed interessanti, con professori motivati e strutture adeguate.
E ci mancherebbe altro.
Ma vi assicuro che un ragazzo (ed una famiglia) che sceglie una sede universitaria guarda con attenzione anche alla città dove va a vivere.
Valuta il costo della vita, la sicurezza, le strutture, i convitti, la posizione geografica, i mezzi...
Beh, il Comune di Terni può entrare con difficoltà (ovviamente) nelle scelte proprie dell'Università, ma tutto il resto LO DEVE REALIZZZARE!
Una parte importante della vita universitaria stà nella possibilità reale di viverla a pieno.
Sono molti i ragazzi che si iscrivono all'Università, ma abbiamo la media più bassa in Europa per studenti che ULTIMANO IL CORSO DI LAUREA.
Questo spesso dipende da una serie di difficoltà, anche "ambientali".
Beh, su quelle si può certamente lavorare...
E poi tutte le città che sono riuscite a "ricalibrare il loro assetto" nel modo più funzionale alla presenza dell'Università, ne hanno beneficiato in termini di freschezza culturale, fermento ed attività collaterali: in altre parole l'Università incrementa sia il settore culturale e della formazione che quello economico.
Ecco perchè dobbiamo puntarci!!!
Sono d'accord Riccardo, a patto che nn ci infiliamo in una sterile discussione sulla "novità" di alcuni corsi.
RispondiEliminaIn fondo in Italia le facoltà che fanno più iscritti sono sempre giurisprudenza, economia, scienze politiche e lettere...
Io ho un pallino:
ma perchè non pensiamo ad Architetura.
Inanto è ua facoltà a numero chiuso (come medicina, che funziona da anni benissimo).
Poi Perugia non ce l'ha e Roma le 3 sedi scoppiano!!!
In più questa è la città di 2 eminenti urbanisti come Frank e Ridolfi...
Ci sarebbero tutte le precondizioni, almeno credo.
Sarebbe una manna per tutti gli esercenti del centro.
RispondiEliminaI nostri locali sono già apprezzati da tanti ragazzi di fuori provincia (Rieti, Viterbo, Perugia e Roma).
Per noi sarebbe assai importante che l'Università incrementasse molto i suoi iscritti...
molto bella l'idea del video. Sono sicuro che sono tanti quelli che non si sono mai neanche avvicinati alle nostre facoltà (e magari si sbilanciano in critiche o sentenze, senza esservi neanche mai entrati...)
RispondiEliminaAd ogni modo l'Universtà è certamente una elle nostre occasione di sviluppo.
Senza contare che così molti ragazzi di Terni hanno la possibilità di studiare, senza per questo pesare sulle tasche dei genitori (e sappiamo che i questi tempi è importante)
Sono anch'io dell'opinione di Cecilia: senza troppi ronzoli, dobbiamo pensaread un'offerta formativa affidabile e seria, ma soprattutto su professori motivati e (magari) giovani.
RispondiEliminaHo visto una foto della rettric della facoltà di Economia...pare Ramsede III.
Ma a vogliamo svecchiare 'sta città o no?
Daje Riccà...faje li bozzi!!!
Questa è una fase complicata per le Università italiane. I fondi a disposizione sono pochi e la competizione è grandissima.
RispondiEliminaHo visto molte Università che si litigano gli studeni a coli di spot.
Siccome sono convinta di quello che dici, sarebbe il caso di produrre dei filmati che possano pubblicizzare le nostre facoltà e l'intero nostro territorio cittadino.
Si potrebbe utilizzare la rete per diffondere questi mini spot...
Pensaci Rc, che secondo me la "promozione del territorio e dell'Universià di Terni ha grandissimi margini...
bravo!
RispondiEliminaBel video e bel post.
Come si diceva?
"Basta poco, che ce vò..."